Ormai è di dominio pubblico l’infelice intervento della novella Miss Italia 2015, (perché nel 2015 esiste ancora Miss Italia!) la 18enne Alice Sabatini, che in risposta a Claudio Amendola ha ingenuamente affermato che il periodo storico in cui avrebbe voluto vivere risale “al ’42”, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le donne se ne stavano a casa in attesa di tempi migliori. Un po’ ingenua (lo è stata) davvero, ignorantella (forse), leggera (sicuramente). Insomma diciamoci la verità: la cavolata l’ha detta e pure grossa, immemore del fatto che l’interventismo femminile è stato fondamentale nel corso del conflitto. Proviamo però a concederle delle attenuanti, vediamo se funziona: Alice ha ‘solo’ 18 anni, era su un palco con sua Maestà Simona Ventura, in attesa di un giudizio basato su un costume intero color oro e delle scarpe con tacco, ha fatto una clamorosa gaffe in un momento forse fondamentale della sua vita, c’è gente che sulle gaffe ha costruito la sua fortuna … dite che funziona? Secondo noi si, un po’ di clemenza Alice se la merita!
“Nel ’42. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla, tanto so’ donna e il militare non l’avrei fatto e me ne sarei stata a casa”, questa l’uscita che ha sconvolto tutti gli attentissimi spettatori intenti a vedere Miss Italia (forse gli stessi che postavano #jesuischarlie, condividevano la foto del piccolo Aylan Kurdi mentre mettevano il like al profilo di Salvini).
Infondatezza storica, apologia bellica, antifemminismo strisciante, queste alcune delle accuse mosse alla giovane Reginetta che forse di femminismo non ha mai sentito parlare, PORELLA.
D’accordo che l’ignoranza non fa bella figura neppure in un concorso di bellezza e che la popolarità ha tante madri, ma un accanimento tale, da donna a donna, ci è sembrato davvero eccessivo. La neoeletta ha già replicato sul sito Urban Post alle tante frecciatine, specificando di non essere riuscita a spiegarsi bene, complice l’emozione e il poco tempo a disposizione. Il suo era solo un omaggio ai ricordi dell’amata bisnonna che, parlandole spesso della Seconda Guerra Mondiale, vissuta sulla propria pelle, l’aveva trasportata emotivamente in quel periodo storico.
Essere curiosi in fondo è un diritto, quanti di noi subiscono il fascino di un’epoca passata, per quanto crudele o ingiusta sia stata? Quanti di noi non vorrebbero rivivere le atmosfere di un certo contesto storico? Quante di noi non hanno sognato di essere Lady Oscar? Siamo tutte colpevoli? E per quanto riguarda la gaffe, “ tanto so’ donna e il militare non l’avrei fatto e me ne sarei stata a casa”, non sarà stato forse un modo per sdrammatizzare l’ansia del momento?
Per quanto ingenuo e fuori luogo, l’intervento di Miss Italia 2015 non è più “grave” di molte altre gaffe che poi gaffe non sono fino in fondo. Inni razzisti negli stadi, calciatori che ringraziano i propri tifosi con il saluto fascista, politici che propongono ruspe come soluzione alla presenza dei campi Rom, eppure su di loro poche parole (a volte di supporto) ma già loro sono uomini di mondo non ragazzine a cui non viene perdonata l’avvenenza fisica e, forse, il desiderio di emergere nel mondo dello spettacolo.
Una delle poche voci fuori dal coro, che ha dimostrato comprensione e sensibilità, è Vladimir Luxuria, che parlando con Adnkronos ha affermato: “Non scherziamo, è solo una gaffe. Bisogna avere il dono della comprensione. Si immagini l’emozione di una giovane che ha riflettori puntati addosso: è andata nel panico. Quel momento va contestualizzato… si è semplicemente espressa male” e “più che auspicare la guerra – che stonerebbe soprattutto in questo periodo – credo volesse dire che le sarebbe piaciuto comprendere cosa significa stare davvero in guerra, capire cosa significa fuggire da un conflitto. Non credo che il suo sia un pensiero nostalgico sulla guerra.” Parole Sante Vladimir.
E tu giovane Miss Italia, impara dagli errori, il mondo per ora è ancora piuttosto crudele (soprattutto nei confronti delle donne): fatti forza, studia bene la storia e la prossima volta prova a dire che ti sarebbe piaciuto essere l’infermiera baciata dal marinaio a Times Square così, anche se il contesto storico è lo stesso, un applauso te lo fanno di sicuro! E comunque, nonostante la tua gaffe o forse proprio grazie ad essa, alla fine hai vinto contro le tue rivali, in un concorso questo è quello che conta: auguri Alice!