Con la crisi che ha colpito un po’ tutti, e soprattutto con le difficoltà che i più giovani hanno nel trovare un lavoro stabile e duraturo, che garantisca un introito mensile certo, la moda economica è diventata una sorta di rifugio necessario soprattutto se si ama essere sempre vestiti bene.
Ma le fashion addicted riescono davvero a risparmiare sullo shopping? E, soprattutto, risparmiare sulla moda è possibile? La domanda sarebbe da porre direttamente a voi lettrici che amate la moda ma chiaramente anche per la sottoscritta che scrive, e che ama il fashion, la risposta è quasi scontata: si può risparmiare sui vestiti e sugli accessori ma l’importante è saper mescolare e saper scegliere con gusto.
Esattamente come accade per gli abiti griffati, il gusto è la discriminante fondamentale quando si sceglie un capo rispetto ad un altro: inutile dire che se scegliamo un pantalone che ci sta male, la differenza tra averlo acquistato in un negozio low cost oppure nel negozio più figo della città non esiste perchè è come ci sta addosso che fa la differenza.
Quindi l’idea che risparmiare sullo shopping equivalga ad acquistare prodotti brutti e che ci stanno male è davvero sconclusionata così come è sconclusionata l’idea per cui se si risparmia sull’abbigliamento si indossa per forza merce scadente.
Avete mai dato un’occhiata alle etichette dei vestiti firmati? Made in China e made in Romania ovunque, esattamente come accade per i vestiti acquistati presso le grandi catene low cost come Zara e H&M: la differenza sta nei materiali usati anche se spesso, a ben guardare, i tessuti sono gli stessi e a cambiare è solo la cura per i dettagli.
Risparmiare sullo shopping si può e il must è saper scegliere capi economici da mescolare con cura e attenzione a capi più costosi e di nicchia: una bella t-shirt griffata su un jeans Zara rende prezioso anche il jeans economico e una scarpa importante rende importante anche un vestitino H&M semplice e all’apparenza blando.
Le fashion blogger in questo senso dettano legge: mescolano, sperimentano e dimostrano come il risparmio non sempre sia sinonimo di scarsa attenzione per la propria persona.
Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo?