Il nuovo video di Chanel lascia alla prima visione piuttosto esterrefatti.
Di primo acchito suggerisce alla mente lontani ricordi di favole inquietanti che sentivi raccontare quando eri bambina, storie di manichini che prendevano vita, che si animavano nella notte, quando nessuno li poteva vedere. Osservando poi con maggior attenzione i protagonisti del video e ascoltando la soundtrack pare di immergersi improvvisamente in una visione più adulta, austera ed inquietante caratteristica dei film del maestro Kubrick e così il primo pensiero corre veloce ad “Eyes wide shut”: dettagli di colore, piani di inquadrature continuamente differenti, conducono la memoria alla notte segreta racchiusa in una parola d’ordine (Fidelio) a cui partecipò Tom Cruise.
Un video che è in grado di suscitare sentimenti contrastanti, emozioni traballanti in bilico tra lo stupore dell’incomprensione e l’angoscia di paure ataviche che tornano alla mente.
Possibile che un video creato dalla moda per la moda in soli due minuti possa provocare tanto scompiglio?
Ebbene sì anche perché parliamo del genio creativo di Karl Lagerfeld che, probabilmente durante uno dei suoi deliri onirici, ha saputo tirare fuori dal cappello magico il suo ultimo capolavoro chiamato “Window world” per Chanel: il mondo in una vetrina. E non è certo la prima volta per Karl Lagerfeld, è noto infatti quanto lo stilista ami realizzare questo genere di video per la maison francese.
Window world vede come protagonisti le meravigliose Barbora Dvorakova, Magdalena Frackowiak insieme al giovane affascinante Baptiste Giabiconi.
Una micro storia narrata soltanto con l’ausilio delle note, sguardi veri e “plastici”, corpi umani e manichini che si incontrano sul terreno della vita; inquadrature dissonanti, primi piani sugli ammiccamenti surreali dei manichini e poi silenzio, perché l’attenzione deve ricadere totalmente sull’oggetto dell’inquadratura. Nemmeno una parola, luci, colori, abiti ed accessori della maison Chanel in primo piano.
Forse lo scopo di un video a metà strada tra il trailer di un film horror ed una scenetta da film muto è quello di alzare la tensione dello spettatore, per ottenere maggiore attenzione sulle scene. Ecco che i capi presentati vengono scrutati morbosamente, nell’attesa di un qualche colpo di scena.
Il colpo di scena vero è che non c’è e fino alla fine rimarrai inchiodato ad aspettarlo.
Davvero geniale.