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Lanciato il nuovo profumo, Belle d’Opium, è tempo anche per la Yves Saint Laurent di fare un bilancio del 2010. Tra le protagoniste assolute, in veste di testimonial della nota casa di moda francese, si sono susseguite Daria Werbowy, caschetto sfrangiato, trend del 2011 tra le acconciature, Laetitia Casta, eternamente sensuale anche con un cencio addosso, e Kate Moss ingaggiata per la campagna pubblicitaria Yves Saint Laurent Parisienne Eau de Parfum Extrême. Tre diverse figure femminili, per temperamento, bellezza e caratteristiche fisiche, che hanno saputo però interpretare ognuna a proprio modo lo spirito e il concetto di bellezza profuso dalla lussuosa YSL.
Per la collezione Resort Yves Saint Laurent Winter/Autumn, Stefano Pilati dichiarò di essersi ispirato in parte all’ambiente da spiaggia, anche se non vi era nulla di apertamente ‘estivo’ negli abiti. A ricordare in un certo senso la calda stagione vi era però la presenza di cospicui abiti da cocktail, qualificati dalla seta e dalle tonalità bronzee. Il tema della sfilata trovava eco nel ricamo Lesage e nelle stampe a spirale, oltre che nella purezza del bianco. La sartoria, da sempre punto di forza del marchio, quasi si decostruisce trovando ampio respiro nelle giacche sfoderate, negli abiti bustier, mentre il classico trench viene ridefinito da colletti e polsini. La Haute Couture diviene meno pretenziosa e decisamente più moderna. Riguardo la presentazione della collezione Cruise Spring/Summer 2010, Pilati sceglie New York. Se Chanel opta per la Costa Azzurra, Dior per Shangai, Pilati si affida ad uno scenario meno esotico ma altrettanto chic. La linea Cruise di YSL, si colora di toni vivaci che non ti aspetteresti, anche se il designer rimane comunque ancorato al nero per valorizzare taluni elementi con la funzione di ‘accessori’.
Il FlashFilm è ben lontano dall’essere qualcosa di nuovo, eppure è considerato più interessante e accattivante del fenomeno Grande Fratello. Ma cosa c’entra il FlashFilm con Yves Saint Laurent? Niente, se non fosse altro che all’ultima edizione della manifestazione è stato presentato un mini – film dal titolo Yves Saint Laurent L’Amour Fou (l’amore folle), che ha posto nuovamente i riflettori sullo stilista, raccontando in particolare del suo rapporto con Pierre Berge (socio e compagno con il quale nel 1926, dopo aver lasciato Dior, fondò l’omonima etichetta). Il documentario, firmato da Pierre Thoretton, è stato da molti considerato interessante, ma non sono mancate polemiche e dubbi, in quanto taluni critici lo hanno definito irrispettoso e non omaggiante nel migliore dei modi la memoria di Yves Saint Laurent.
Sebbene la casa di moda non esista più (ufficialmente chiusa nel 2002), la YSL, sotto la guida di Gucci, continua a crescere anno dopo anno, grazie a creazioni di alta qualità e campagne pubblicitarie ricche di fascino. Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent è difatti considerato tutt’oggi tra i più famosi e conosciuti creatori di moda del XX secolo.