Cosa si intende con il termine medico acne tardiva? Quello spiacevole inconveniente che risulta essere l’acne a 40 anni! Ovvero, quando ti aspetti di dover curare le prime rughette ti ritrovi a dover affrontare un problema tipico dell’adolescenza. L’acne tardiva si sviluppa essenzialmente sul mento ed intorno alla bocca, sotto forma di noduli e cisti, risultando particolarmente antiestetica. Chiaramente non stiamo parlando di un problema dermatologico persistente che si prolunga ininterrottamente dalla adolescenza, ma di una manifestazione acneica che si sviluppa tardivamente. Stiamo parlando infatti di brufoli ben diversi che vanno trattati in modo particolare, individuandone le cause scatenanti.
Le cause dell’acne tardiva
Questo problema colpisce essenzialmente le donne, anche quelle che non hanno mai avuto un brufolo in vita loro ed addirittura questo tipo di acne si può manifestare dopo la menopausa. Indipendentemente dall’età e dal sesso comunque l’acne si sviluppa sempre quando c’è un eccesso di sebo sulla cute che tende ad ostruire i pori e a creare un accumulo di batteri. Alcuni i fattori scatenanti negli adulti:
gli sbalzi ormonali, da cui si evince la maggior incidenza di acne tardiva nelle donne (menopausa, gravidanza ed altri fattori che come lo stress incidono sugli ormoni); interruzione della pillola anticoncezionale (per gli stessi motivi); assunzione di alcuni farmaci; familiarità e predisposizione genetica; alimentazione errata; alcuni cosmetici ed infine stress. L’acne in età adulta non va inoltre trascurata soprattutto se si accompagna ad irsutismo e diradamento dei capelli: potrebbero nascondere la sindrome dell’ovaio policistico o un’iperplasia surrenalica.
Le cure per l’acne tardiva
Chiaramente se si individua una causa scatenante come l’ovaio policistico, la cura dell’acne non può prescindere dal trattamento medico di questa patologia. Di base però esistono anche delle cure vere e proprie specifiche per questo problema, farmacologiche e naturali, benché non sia facile una guarigione totale. Nelle forme con pus si usano antisettici per via orale e topici, ma più in generale sviluppandosi questa patologia con noduli, la prima terapia da fare è quella a base di isotretinoina. Si tratta di un farmaco da usare solo in casi gravi perché pieno di effetti collaterali: è teratogeno, non si può donare il sangue quando lo si assume e comporta alterazioni ematologiche di rilievo. Si assume per bocca e soprattutto in inverno perché tende a seccare molto la pelle. Per tali motivi va assunta solo dietro stretto controllo medico. Alcune pillole anticoncezionali possono migliorare l’acne, ma attenzione altre possono invece peggiorarla. I prodotti più indicati per le lesioni da acne tardiva sono le creme che contengono AHA (alfaidrossi Acidi), acido glicolico o sempre retinoidi (come l’isotretinoina), ma si tratta di sostanze abbastanza aggressive, non adatte a tutti i tipi di pelle. Per questo tipo di disturbo l’unico modo di affrontare una terapia è di rivolgersi ad uno specialista.
I rimedi naturali per l’acne tardiva
Trattandosi di una patologia difficile e complessa da eradicare, i rimedi naturali conosciuti non sono del tutto risolutori. Di certo, un’alimentazione priva di troppi grassi può aiutare, come pure il consumo di cibi ricchi di vitamina A. Anche l’aloe vera sembra essere efficace in quanto aiuta a rigenerare la cute con nuove cellule ed ha un potere levigante. Con le stesse potenzialità una fiala al giorno di manganese combinato a rame: non scompaiono i noduli sotto cute, ma la pelle assume un aspetto meno trascurato. L’omeopatia suggerisce in caso di acne con cisti il Selenium 9CH 5 granuli due volte al giorno ed in caso di pustole Calcarea Sulphurica 7 CH, 5 granuli due volte al dì.