Cibarsi di alimenti poveri di sodio è il concetto base di una dieta iposodica; è bene però sapere che anche l’acqua che beviamo deve essere povera di sodio, altrimenti si contribuisce all’insorgenza della ritenzione idrica, con l’accumulo di liquido extracellulare. Una percentuale alta di sodio nell’organismo è responsabile anche dello sviluppo dell’ipertensione. Uno dei principali colpevoli dell’accumulo di sodio è il sale da cucina (il cloruro di sodio), che viene spesso aggiunto agli alimenti per conferire maggiore sapore. Il problema è che alcuni di essi contengono già una percentuale di sodio piuttosto elevata, per cui non ne necessitano un’ulteriore somministrazione.
Per seguire una dieta iposodica, dobbiamo conoscere gli alimenti poveri di sodio, così come quelli che ne sono ricchi, così da decidere se applicare o meno l’aggiunta di sale.
Alimenti ricchi di sodio
In questa categoria sono contenuti i cibi da limitare, o da evitare, perché in essi viene aggiunto sale (e quindi sodio) durante il processo di preparazione.
Tra di essi troviamo quindi gli insaccati, come il prosciutto crudo, quello cotto, il salame, le salsicce e la coppa, e formaggi come il Grana, il Provolone, il Taleggio o l’Emmenthal; ricche di potassio sono anche le preparazioni surgelate di pizza e patatine fritte.
Tra i pesci, figurano il salmone affumicato e in salamoia, le cozze e le ostriche (molluschi) e i gamberetti (crostacei), le aringhe marinate.
In genere, tutti i prodotti in scatola, liofilizzati e precotti, gli snack e le salse per condire la pasta.
Alimenti poveri di sodio
Questi sono invece i cibi consigliati per chi vuole seguire una dieta iposodica, per combattere ritenzione idrica, ipertensione e aumento di peso.
Ovviamente in pole position ci sono frutta e verdure, tra cui melanzane, pomodori, patate, peperoni e finocchi.
I frutti ideali sono le ciliegie, le banane, le mele e le fragole, mentre tra le carni il pollo e il bovino adulto sono le meno nocive.
Le carni sono generalmente povere di sodio, se non trattate o processate, soprattutto se nel caso di pollame e di bovino adulto.
Stesso discorso per il pesce, che consumato fresco è povero di sodio e ricco di potassio.
Bisogna fare molta attenzione all’acqua, come già detto, perché fa bene assumerne in grandi quantità se povera di sodio, perché supporta la funzione drenante dei reni, altrimenti causa ritenzione idrica e gonfiore.
Anche se la tentazione di aggiungere sale è molto forte, soprattutto per chi ci è abituato sin da piccolo, bisogna fare lo sforzo di mangiare ‘insipido’. Per preservare la salute e l’aspetto fisico, tanto ci si abitua in breve tempo e, anzi, si esaltano i veri sapori dei cibi, prima coperti dal sale.