Per prevenire e adeguarsi all’arrivo delle allergie stagionali è opportuno conoscere il calendario completo per specie. Anzitutto, il termine allergia deriva dal greco e significa ‘reazione anomala’. L’allergia è proprio una reazione anomala del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue per l’organismo. Queste sostanze vengono definite allergeni e possono essere introdotte attraverso la respirazione (pollini, muffe, acari ecc.), l’ingestione (farmaci e alimenti) o attraverso la cute (gli allergeni da contatto come ad esempio il nichel). Le allergie possono provocare sintomi differenti a secondo della zona del corpo interessata. Gli occhi possono essere soggetti a lacrimazione, prurito o congiuntivite. La cute, invece, a prurito, eczemi, arrossamento e orticaria.
L’allergia colpisce anche i bronchi (con starnuti, rinorrea e ostruzione nasale) e il sistema gastroenterico (con nausea, vomito, diarrea e crampi). Nei casi più gravi i sintomi possono interessare anche l’intero organismo. Alcuni allergeni introdotti nell’organismo attraverso la respirazione possono avere carattere stagionale. Infatti, alcune sostanze sono presenti nell’aria sono il alcuni periodi dell’anno. Per adeguarsi e proteggersi al meglio è opportuno conoscere il calendario dei vari allergeni stagionali. Il polline, ovviamente, rappresenta il maggior allergene stagionale che può essere introdotto dall’organismo attraverso la respirazione. Questi microscopici ‘granelli’, invisibili ad occhio nudo, sono rilasciati dalle piante durante il periodo di fioritura che varia a seconda della specie e della posizione geografica. Quelli più importanti dal punto di vista clinico sono: i pollini rilasciati da alcune piante erbacee (come le Graminacee, le Urticacee e le Composite) e quelli di alcune piante arboree (come le Cupressacee, le Oleacee e le Betulacee).
Le Graminacee rappresentano la famiglia erbacea più diffusa. Sono diffuse sia in campi coltivati (come grano, segale, granturco) sia in campi incolti. Per questo motivo le Graminacee comprendono svariate specie come: grano, segale, granturco, mais e avena. Tipicamente la loro stagione di fioritura inizia ad aprile (con un picco massimo nel mese di maggio) per poi ridursi dalla metà di giugno. Tuttavia, è possibile riscontrare alcune differenza a seconda della posizione geografica o della specie.
Le Urticacee sono particolarmente diffuse al Centro e al Sud Italia. Tra le specie più comuni troviamo la Parietaria. La sua fioritura al Sud è praticamente perenne (da Febbraio a Novembre). Al Centro, invece, va da Febbraio ad Ottobre mentre al Nord da Marzo a Maggio.
Le Oleacee comprendono alcune specie come l’Olivo, il Frassino e il Ligustro attive tipicamente da Aprile fino a fine Giugno.
Le Cupressacee comprendono alcune specie quali il Cipresso e il Cedro giapponese. La loro fioritura (con qualche variazione a seconda della specie e della regione) inizia già a Febbraio e perdura fino a Marzo.
Le Composite comprendono molte specie come l’assenzio, l’ambrosia, la margherita, il girasole e la camomilla. La fioritura è normalmente compresa nel periodo estivo-autunnale.
Le Betulacee (presenti prevalentemente nel Nord Italia) hanno un periodo di impollinazione va da febbraio fino a maggio.