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La percezione del nostro corpo può essere influenzata da molti fattori: l’autostima, i canoni di bellezza imposti, la stagione in cui ci troviamo (in inverno coperte dai maglioni tolleriamo qualche kg in più). Ma esiste un metodo matematico per calcolare il peso ideale di una donna in modo da sapere se siamo oggettivamente nel peso forma o in sovrappeso? In realtà ne esiste più di uno.
Tabella per il calcolo del peso ideale
Online si possono trovare molte tabelle di facile utilizzo. Con un righello vi basterà unire la vostra altezza con il peso e vedere in quale fascia vi trovate: normopeso, sottopeso, sovrappeso, obesità etc.
Formula matematiche per il calcolo del peso ideale
Esistono anche diverse formule matematiche usate per il calcolo del peso ideale.
La più famosa è quella di Lorenz: il limite maggiore di questo calcolo è che non tiene conto dell’età né della struttura ossea e non distingue neppure tra uomo e donna. Il calcolo è facilissimo: per il peso ideale delle donne basta sottrarre all’altezza espressa in cm 100 e sottrarre il numero ottenuto sottraendo all’altezza in cm 150 e dividendo per due.
Ad esempio una donna alta 1,65m il peso ideale sarà
(165-100)-[(165-150)/2] = 65 — 7,5 = 57,5 kg
Un’altra formula molto usata è quella di Broca: anche questa però tiene conto solo dell’altezza e quindi non può essere affidabile al 100%. In particolare i risultati non sono sempre corrispondenti soprattutto per le persone medio-alte. L’operazione consiste nel sottrarre 104 all’altezza espressa in cm.
La formula di Wan der Vael calcola il peso ideale delle donne partendo dall’altezza in cm meno 150 x 0,6 più 50.
La formula di Berthean considera invece il parametro età e ottiene il peso ideale mediante la formula 0,8 x (- 100) + età/2
La formula Keys eleva l’altezza in metri al quadrato e moltiplica per 20,6.
La più completa è probabilmente la formula di Perrault che tiene conto sia dell’età che dell’altezza: peso ideale = Altezza in cm – 100 + età/10 x 0,9
Peso ideale: parametri e fattori da considerare
In molti casi questi metodi matematici peccano di troppa rigidità. E’ ovvio infatti che fattori come la struttura ossea, il genere e l’età influiscono non poco sul peso. Tutti i risultati quindi vanno interpretati in maniera elastica. Più che il proprio peso quello che bisogna tenere sotto controllo è l’IMC, ossia l’indice di massa corporea (e in particolare quella grassa). Un IMC compreso tra 25 e 30 negli adulti indica un sovrappeso: in questa situazione si trova in Italia circa il 30% della popolazione. Valori superiori a 30 esprimono una condizione di obesità e comportano rischi per la salute. Anche in questo caso però i valori non vanno interpretati in senso stretto: chi fa sport infatti aumenta la massa muscolare che pesa di più di quella grassa