Di recente è stato dimostrato un aumento di ansia e stress tra le donne, perché ancora oggi nella maggior parte dei casi è sulle donne che grava l’onere del carico familiare. Certamente fare la spesa è quasi sempre un incarico femminile, in cui le donne pongono una saggezza e un occhio particolare, capace di coniugare qualità, voglia di delizie e budget monetario. Ecco qualche consiglio su come fare la spesa per mangiare sano. E se è il marito ad assumersi il carico della temuta spesa del sabato pomeriggio non dimenticate di aiutarlo con una valida lista della spesa, a cui attenersi senza cadere nelle molte tentazioni presenti tra gli scaffali del supermercato
La prima regola per fare la spesa? Andare al supermercato a stomaco pieno, ovvio. Vi sembrerà un’annotazione banale, eppure quando abbiamo mangiato siamo molto più indifferenti alle tentazioni che, specialmente grazie alle disposizioni ben studiate, appaiono quando meno ce l’aspettiamo, in fila alla cassa o in posizioni strategicamente accattivanti.
Tra i trucchi delle casalinghe per fare la spesa ha predominio assoluto: scrivete una lista delle cose che effettivamente necessitate. Scoprirete quanto sia difficile seguirla! Tuttavia spesso acquistiamo alimenti che non servono e spesso sono capaci di attirare il nostro sguardo solo per una questione di colori, forme e aspettative.
Fate attenzione alle etichette: una spesa critica parte dalla lettura attenta degli ingredienti. Se figure e immagini possono non essere direttamente relazionate al reale gusto del cibo in questione, l’etichetta rivelerà paese di produzione, ingredienti presenti (con relative aggiunte in fatto di coloranti, etc), metodo di lavorazione.
Cercate di prediligere cibi a chilometri zero, vale a dire prodotti e lavorati localmente. Molti alimenti sono stati coltivati in Asia, lavorati in luoghi come l’Europa del Nord per poi essere rivenduti in altri Paesi, come l’Italia. Perché? Perché costa meno. Tuttavia questi processi vanno a scapito dell’ecologia e dell’ambiente.
Anche le colture biologiche, che nascono con il migliore dei propositi, spesso necessitano di una lettura attenta dell’etichetta. Non fidatevi di scritte come ‘eco’, ‘biologico’: controllate attraverso ingredienti e metodi di produzione come un cibo sia stato davvero prodotto. Preligere le produzioni locali vi condurrà a prodotti più artigianali, più naturali, più sani.
Data di scadenza e metodo di conservazione sono ovviamente necessari per l’acquisto. Tuttavia considerate che spesso le date di scadenza vengono posposte rispetto la data reale, dunque cercate di scegliere in maniera intelligente ma non ossessiva.
E’ invece da considerare con estrema attenzione la presenza di pesticidi e residui tossici: date la preferenza ai prodotti nazionali. Se verdura e frutta vi appaiono belle come una scultura rinascimentale considerate che la natura non applica le leggi di Botticelli ai suoi prodotti: forse potrebbe esserci la mano della scienza.
Iniziate a riscoprire frutta e ortaggi di stagione e a preferire i cereali integrali rispetto alle farine raffinate. Potete gustare farro, miglio, grano: in zuppe, insalate o con un filo di olio e sugo sono tantissime le ricette da inseguire per ritrovare i gusti rustici dell’infanzia.
Vi attirano i surgelati per la velocità di preparazione? Sappiate che vitamine e sostanze nutritive si riducono al minimo. SE non avete tempo provate a cucinare un piatto in più la sera precedente oppure congelate voi stessi degli alimenti di vostra preparazione: saprete quali ingredienti avrete utilizzato e non eccederete nel consumo di olio, burro e grassi.
Riguardo carni e pesce cercate di preferire le carni di provenienza italiana ed evitare il prosciutto cotto con i polifosfati, prediligendo denominazioni d’origine controllata. Spesso gli ormoni rendono queste carni un concentrato poco salutare di prodotti chimici: quando potete rivolgetevi a negozi con produzioni locali.
Dolci e biscotti? Cercate di mangiare dolciumi e caramelle solo qualche volta. E se la merenda vi piace docle riscoprite la vecchia abitudine di dedicare venti minuti del vostro sabato alla preparazione di una buona torta.