Il primo trapianto nel 1994, quando aveva solo 23 anni e, subito dopo il parto, aveva contratto una patologia cardiaca importante, sviluppata proprio durante la gravidanza. Fu così che questa giovanissima mamma, come unica speranza, venne sottoposta dopo soli sei mesi dal parto ad un trapianto di cuore, conclusosi con successo. Ma la sua avventura non era destinata ad avere un lieto fine, non subito almeno, in quanto, trascorso qualche anno, sopraggiunge un’importante sofferenza renale che la porta nel giro di pochissimo tempo all’insufficienza renale e alla dialisi. Per lei, dopo 16 anni, l’unica speranza resta di nuovo il trapianto, questa volta sarà il rene.
Ha dell’incredibile la storia di questa giovane mamma: due nuovi organi che le restituiscono la vita a distanza di 16 anni. Sono un cuore e un rene, quest’ultimo impiantato circa tre mesi fa, e rappresentano il primo caso di doppio trapianto d’organo, eseguito con grande successo. L’intervento, effettuato effettuato al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha necessitato del lavoro di un’equipe di 40 specialisti, al lavoro per 16 ore.
Chiaramente una storia come questa fa tornare alla ribalta il tema dell’importanza della donazione di organi, ancora oggi, nonostante i grandi successi raggiunti dalla medicina, troppo poco pubblicizzata e incoraggiata. Spesso molti possibili donatori vengono persi per scarsa informazione o per paura da parte dei parenti, costretti a scegliere per un loro caro in un terribile momento.
La paziente ha reagito bene al complesso intervento ed è stata ricoverata per tre mesi, con un lungo decorso in terapia intensiva e poi in reparto. Sarà dimessa a breve e continuerà a essere seguita. Il ritrapianto di un organo abbinato al trapianto di un altro organo è un intervento raro e complesso ma siamo molto fiduciosi vista anche la giovane età della paziente e soprattutto la sua forte fibra e forza di volontà, nutrita anche dal grande amore della famiglia. Il doppio trapianto è stato effettuato circa tre mesi fa ma abbiamo deciso di diffondere la notizia solo nel momento in cui la paziente è pronta per tornare a casa. Questo quanto dichiarato dal chirurgo che ha effettuato l’intervento, Gianfranco Lisi, il che non può che alimentare l’entusiasmo.
Per maggiori informazioni sui trapianti e tutto ciò che la legge prevede potete consultare il sito dell’AIDO e trovare risposta a numerose domande.