I sintomi e le cause della depressione endogena sono diversi. Le cure, però, esistono e permettono di risolvere il problema. La depressione endogena è un disturbo abbastanza frequente, che non è facilmente diagnosticabile. A differenza di altre forme di depressione, quella endogena è tra le malattie più difficili da riconoscere, anche per il soggetto che ne è affetto. Questa patologia, infatti, scaturisce da stati d’animo interni alla persona, che non sono collegati a nessuna apparente causa esterna. In altre parole, contrariamente a quanto avviene per altre forme depressive, la depressione endogena non può essere ricondotta apparentemente ad alcuna causa ambientale esterna. Da qui il termine “endogena”, appunto. Ma, quali sono le cause che la determinano e quali i sintomi da cui riconoscerla? E’ possibile fare prevenzione?
Depressione endogena, significato e cause
La depressione endogena (a differenza della depressione esogena) non è ricollegabile ad alcuna apparente causa esterna. Mentre altre forme depressive e altri disturbi psichici sono direttamente collegati a cause ambientali (la perdita di un lavoro, la fine di una relazione, un lutto), la depressione endogena non ha alcuna apparente causa esterna. Si tratta, dunque, di un senso di malessere che non ha alcuna apparente spiegazione. Stando ad alcuni studi scientifici, alla base della depressione endogena, ci sarebbero squilibri di tipo ormonale o genetico. Tuttavia, ancora ad oggi, non sono ancora del tutto note le cause del problema. Ma, quali sono i sintomi della depressione endogena?
Test sulla depressione endogena, i sintomi
I sintomi della depressione endogena sono simili a quelli di altre forme patologiche di questo tipo (come la sindrome depressiva bipolare). In particolare, la depressione endogena si può manifestare con:
- tristezza profonda e immotivata;
- inappetenza e alterazione del senso di fame;
- apatia e perdita di interesse verso tutto e tutti;
- sensazione di stanchezza e spossatezza;
- calo della libido;
- disturbi del sonno e alterazione del normale ciclo sonno/veglia.
Al manifestarsi di questi sintomi si consiglia di rivolgersi subito al medico, per una diagnosi ed una cura efficace. Per la diagnosi, di solito, il medico ricorre ad un particolare test; si tratta di un questionario con varie domande a cui il paziente può dare varie risposte. Sulla base di queste ultime, il medico formula la diagnosi della malattia.
Depressione endogena, come si cura
La depressione endogena viene normalmente trattata attraverso la psicoterapia; il ricorso allo psicologo è quindi assolutamente necessario. Solo nei casi più gravi, il paziente può essere trattato anche con l’ausilio di farmaci. Il fai da te è sempre sconsigliato. Allo stesso modo, si raccomanda di non trascurare il problema perché, se non trattata tempestivamente, la depressione endogena può portare anche a conseguenze molto gravi. Oltre ai sintomi già menzionati, infatti, questa malattia può determinare anche ansia generalizzata e profondo senso di vuoto. Nei casi più gravi, può indurre anche il soggetto al suicidio.
Depressione endogena, farmaci
I farmaci sono l’unica soluzione utile per risolvere e alleviare i sintomi della depressione endogena. In questi casi, in genere, si prescrivono degli antidepressivi, che agiscono sul livello degli ormoni prodotti oppure sui recettori che provocano scompensi a livello neurologico. La durata della terapia dipende, chiaramente, dall’entità del disturbo. Tuttavia, solitamente, questi trattamenti hanno una durata a lungo termine. Per aiutarsi si può ricorrere ai rimedi naturali; tra questi le tisane rilassanti e l’alimentazione bio. Va ricordato, ancora, che alla depressione endogena o endoreattiva grave è riconosciuta una percentuale di invalidità che può essere riconosciuta dagli enti competenti ai fini della corresponsione dell’assegno mensile di invalidità. Infine, purtroppo, non ci sono rimedi per prevenire questa forma di depressione. Si raccomanda solo di seguire uno stile di vita salutare.