Un’indagine del Codacons in collaborazione con i Monopoli di Stato ha stabilito che le donne sono più a rischio nella dipendenza da gioco: il sesso femminile affetto da questa problematica mostra di essere il 40%, in un’età che varia tra i 25 e i 45 anni, contro il 35% dei maschi. Perchè le donne cedono al fascino del gioco? Tra le cause più indicate di frequente il denaro: le donne asseriscono di tuffarsi nel gioco per per guadagnare. Certamente la passione del gioco oggi causa un numero sempre più alto e preoccupante di persone che si immergono in questo pericoloso mondo senza la reale percezione di quanto possa essere sottile il confine tra gioco e dipendenza.
In un Paese dove la crisi imperversa e la precarietà ormai endemica rende Lotto e schedine vincenti l’arma a doppio taglio per ricercare l’ambita meta di una rendita assicurata, la passione per una roulette ormai tragicamente russa prolifera e la dipendenza dal gioco sembra essere il nuovo male italiano.
Le donne colpite dalla dipendenza da gioco sono il 40% e mostrano un’età che varia dai 25 ai 45 anni. Gli uomini invece sono circa il 35%.
Le donne, soprattutto tra i 25 e i 45 anni, mostrano quindi di essere la categoria più a rischio per la dipendenza da gioco con una percentuale del 40% contro il 25% dei giovani fino a 21 anni e il 35% degli uomini tra i 35 e i 50 anni.
I numeri rilevati fanno parte di una ricerca realizzata dal Codacons in collaborazione con i Monopoli di Stato (Aams) e Sisal, che parte da un dato importante, rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui il 3% della popolazione adulta italiana, vale a dire qualcosa come 1,5 milioni di soggetti, considera il gioco una delle priorità della vita.
Perché si gioca? La maggioranza dei soggetti a rischio, pari al 32%, dice di giocare per ragioni esclusivamente esclusivamente legate al denaro, ossia il desiderio di guardagnare grazie al gioco e soltanto il 21% per divertimento.
Quali sono i giochi preferiti dagli italiani? Il 78% afferma di giocare alle corse, mentre l’86% scommette sulle partire, Bingo e Lotto vengono scelti dal 65% e rappresentano i giochi preferiti dai maschi. Invece le donne tendono a preferire poker online, il 42%, oltre a slot machines, utilizzate dal 46%.
L’indagine si inerisce all’interno di un progetto più ampio, che coinvolge l’Aams e i concessionari per la promozione del gioco legale e responsabile.
Al momento Giovani e gioco rappresenta un’iniziativa già attiva all’interno delle scuole secondarie, per mettere in guardia i ragazzi del potenziale di pericolosità insito nel gioco e nella necessità di gestirlo in maniera responsabile.
Il progetto si pone come obiettivo un un’attenzione approfondita per tutto ciò che riguarda le dipendenze comportamentali, avvalendosi di un servizio di help line nazionale per l’assistenza alle persone che hanno problemi di ludopatie.
‘Lo Stato deve assumersi la responsabilità di un’indagine statistica, senza delegare a holding e gestori e dare il numero esatto della situazione reale. Personalmente ho iniziato una lotta contro l’alcolismo 31 anni prima del 2001, quando finalmente è stata stilata una legge ad hoc. Ora siamo nella stessa situazione per quanto riguarda il gioco’ ha spiegato Cesare Guerreschi, psicoterapeuta appartenente alla Siipac, Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive, che ha proposto la creazione di un registro nazionale dei giocatori patologici.