Il dolore intercostale è una forma di sofferenza tanto comune quanto difficile da incanalare in un’unica causa. Le costole infatti costituiscono la gabbia toracica che serve a contenere e proteggere i principali nostri organi vitali, ma al contempo tra due costole esistono numerosi nervi e muscoli che comunque possono essere interessati da nevralgia. Ecco allora che le cause da indagare sono numerose (diverse anche a seconda dell’età del paziente), alcune pericolose ed altre decisamente benigne. scopriamole insieme.
Cause
Essenzialmente vanno esclusi problemi cardiovascolari e polmonari oltre che (rari) tumori alle ossa. Per il resto ci sono cause meno preoccupanti: il dolore intercostale può infatti essere provocato da una frattura alle costole o comunque un trauma, da un’infiammazione dei muscoli e dei nervi (ernia del disco, movimento brusco, ecc) o strappi muscolari (capita con un colpo di tosse oppure durante un esercizio fisico). Questa sintomatologia può inoltre essere provocata da osteomielite (infezione ed infiammazione delle ossa), infiammazione delle articolazioni (artrite), o postumi di un intervento chirurgico al torace. Frequenti i casi di dolori intercostali ed articolari provocati dall’Herpes Zoster (o Fuoco di sant’Antonio), mentre possono essere definiti normali in gravidanza (per la spinta verso l’alto di tutti gli organi, provocata dall’utero che cresce) o nel bambino (i classici dolori di crescita). A volte questi sintomi sono riconducibili anche a problemi dell’apparato gastrointestinale (reflusso gastroesofageo, calcoli alla colecisti, ulcera, ecc.). Un caso a se stante è il dolore intercostale provocato da un attacco d’ansia.
Rimedi
I rimedi dipenderanno essenzialmente dalla causa che li determina e spetterà di certo al medico curante la diagnosi, grazie ad una serie di test (lastre ad esempio in caso di sospetta frattura delle costole) e alla verifica di altri sintomi correlati. Un dolore intercostale, che dal centro della gabbia toracica, ovvero dal petto si espande al braccio sinistro può significare un infarto, mentre fitte acute quando c’è un respiro profondo possono equivalere ad un serio problema ai polmoni. In caso di dolori di questo tipo occorre rivolgersi urgentemente e rispettivamente al pronto soccorso e al proprio medico curante per escludere le possibilità peggiori. Per il resto la terapia d’elezione (infiammazioni, traumi, ecc) è di sicuro il riposo a cui possono essere abbinati farmaci antinfiammatori, analgesici, fisioterapia e/o osteopatia. L’importante è sempre raggiungere precocemente la giusta diagnosi, se il dolore è ricorrente o molto forte, acuto. Perché soffrire inutilmente?