I sintomi, le cause e la terapia dell’erisipela sono diversi. L’erisipela è una malattia infettiva che si manifesta con un’infiammazione della pelle. Generalmente, il batterio responsabile è lo streptococco e l’infezione si estende molto rapidamente. In questi casi è possibile riscontrare la formazione sulla pelle di una placca rossa, calda e gonfia, che appare anche in rilievo rispetto alla cute sana. Ma, quali sono gli altri sintomi in questi casi? E, le cause?
Sintomi
Possibili sintomi iniziali dell’erisipela sono: febbre, cefalea, dolori muscolari diffusi, brividi e vomito. Le manifestazioni che interessano la pelle, invece, sono: arrossamento, ispessimento e dolore localizzato. Altro sintomo tipico di questa affezione della pelle è la formazione di un vero e proprio “scalino” che divide la pelle sana da quella infetta. In altri termini, in caso di erisipela, la porzione di pelle arrossata appare in rilievo rispetto a quella sana. Nella zona colpita, poi, possono comparire anche vescicole e bolle, anche piene di pus (erisipela bollosa). Nel caso di rottura di queste ultime, è probabile pure che si formino delle croste. Le zone più colpite da questa patologia, invece, sono il volto, il collo e gli arti inferiori. In ogni caso, i sintomi dell’erisipela non vanno trascurati perché, diversamente, potrebbero svilupparsi ulteriormente e originare un’altra patologia della pelle più grave detta cellulite infettiva o una malattia infiammatoria dei reni, la glomerulonefrite.
Cause
Come anticipato, la causa principale dell’erisipela (che non va confusa con l’impetigine) è lo streptococco, un batterio che può entrare nell’organismo attraverso le vie aeree o le ferite della pelle. E’ chiaro, poi, che l’infezione da erisipela colpisce maggiormente le persone deboli, che hanno un sistema immunitario compromesso (come quelle che già sono affetti da altre patologie o hanno subito un intervento chirurgico).
Terapia e contagio
La cura dell’erisipela, trattandosi di un’infezione batterica, consiste generalmente nella somministrazione di una terapia antibiotica. Grazie a questo trattamento, la guarigione è garantita in quasi tutti i casi nel giro di una o due settimane. Per quanto riguarda il contagio, poi, fortunatamente questa infiammazione della pelle non è molto contagiosa, ma viene trasmessa con le goccioline di saliva emesse con la tosse o attraverso oggetti contaminati. Va anche ricordato che le persone che hanno già contratto questa infezione non sono immuni, ma possono essere soggetti a delle recidive.