Essere ottimisti aiuta ad affrontare meglio la vita. Non solo. Pare che essere ottimisti aiuti anche a prendere le decisioni. Lo sostiene uno studio americano pubblicato sul Journal of Consumer Research.
I ricercatori dell’Università di Chicago ritengono, infatti, che l’atteggiamento mentale sia fondamentale, anche nel scegliere un prodotto da acquistare e che, proprio l’essere ottimisti aiuti a sceglie meglio.
Per confermare queste ipotesi il team di ricerca ha coinvolto un gruppo di persone il cui umore è stato testato attraverso la visione di alcune immagini, alcune gradevoli (es. cuccioli e neonati) altre sgradevoli (malati terminali) durante la quale in aggiunta dovevano concentrarsi sul ricordo di esperienze negative che avevano vissuto nel loro passato.
Dopo avere visionato le immagini, in sequenza, sono stati mostrati ai partecipanti alcuni oggetti comuni. Dopo di che hanno dovuto scegliere da un elenco, presentato in modo casuale, degli aggettivi positivi o negativi.
I tempi e le modalità di risposta sono stati diversi a seconda dell’umore che era stato indotto.
‘La nostra ricerca preliminare mostra che le persone rispondono più velocemente agli aggettivi positivi che non gli aggettivi negativi‘, hanno spiegato gli scienziati, sottolineando che le persone che avevano risposto più velocemente agli aggettivi positivi, lo avevano fatto anche in modo più coerente: per esempio, se avevano risposto che gli piaceva un oggetto, erano meno propensi a rispondere dopo che non gli piaceva.
‘Questi risultati hanno implicazioni sul modo in cui ci muoviamo nel nostro mondo. Le decisioni che prendiamo riguardo l’attrazione o la repulsione verso oggetti che ci circondano sono fondamentali per il modo in cui avviciniamo o cerchiamo di evitare le cose‘.
Un genere di implicazioni che possono rivestire molta importanza quando si tratta di attrarre i consumatori verso un nuovo prodotto o un servizio. Riuscire a fare leva sull’umore si può tradurre, in positivo o in negativo, in successo o fallimento commerciale, sottolineano gli autori dello studio: un po’ come dire che il consumatore è nient’altro che un robot che basta far sorridere per fargli comprare tutto quello che si vuole.
Un’altra ricerca non molto tempo fa, coerentemente con la ricerca di cui sopra, aveva messo in luce come d’altra parte i pensieri negativi contribuissero a determinate dei cambiamenti nelle aree cerebrali preposte alle emozioni.
Insomma, essere ottimisti fa bene e allora sorridete, che come diceva Benigni in un suo celebre film: la vita è bella!