I farmaci omeopatici sono al vaglio dell’Aifa per essere sempre più avvicinati a quelli che identifichiamo come tradizionali. Ormai l’omeopatia è sempre più diffusa, soprattutto tra le donne. Ritenuti meno invasivi e privi di effetti collaterali, i farmaci omeopatici vengono utilizzati soprattutto per le categorie più fragili come i bamnbini, gli anziani, ma anche per le malattie croniche o comunque per quei disturbi a cui la medicina tradizionale non ha saputo dare un’efficace soluzione. I medicinali omeopatici sono quindi una realtà, ma non del tutto da un punto di vista legislativo, almeno fino ad oggi. Data l’enorme diffusione del fenomeno l’Aifa ha infatti deciso di avvicinare maggiormente la loro regolamntazione a qualla dei farmac tradizionali, soprattutto per garantire una maggiore forma di controllo.
Farmaci omeopatici, come agiscono
L’omeopatia è un controverso metodo terapeutico alternativo, i cui principi teorici sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo. Alla base dell’omeopatia vi è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco, formulato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche “principio omeopatico“, una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita. Proprio questa forte diluizione della sostanza somministrata renderebbe i farmaci omeopatici privi di effetti collaterali.
Farmaci omeopatici, cosa cambierà dopo l’intervento dell’Aifa
Come cambieranno i farmaci omeopatci dopo l’intervento dell’ Aifa? Con l’intervento dell’aifa i farmaci omeopatici verranno trattati a tutti gli effetti come farmaci convenzionali. Tutti i principi attivi già in commercio, almeno 30mila, verranno controllati dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, e registrati in via definitiva. I produttori inoltre potranno vendere nuovi farmaci. In altre parole, oltre ai farmaci omeopatici già esistenti, sarà possibile produrne di nuovi. Ancora, i controlli sui farmaci omeopatici già in commercio e su quelli nuovi verranno fatti adottando gli stessi criteri e le stesse procedure previsti per gli altri farmaci tradizionali. Insomma, dopo 17 anni di blocco del mercato, di autorizzazioni transitorie alla vendita via via prorogate, i farmaci omeopatici saranno oggetto di una vera e propria rivalutazione che conferisce loro dignità di farmaco regolamentato e controllato. Di sicuro, una garanzia in più per i tanti che ne fanno già largo uso. La rivoluzione nel campo dei farmaci omeopatici è stata possibile per l’Aifa utilizzando una direttiva europea del 2006 ed ovviamente ha riscosso grando consensi tra i produttori. Di contro, non mancano voci scettiche e perplesse, non solo sull’introduzione controllata dei farmaci omeopatici., ma anche circa la loro efficacia. In ogni caso, la storica rivoluzione del farmaco omeopatico è cominciata e destinata a produrre i sui effetti.