La flebite, detta anche tromboflebite, è causata da un’ostruzione di una o più vene ad opera di un trombo, solitamente nelle gambe, provocando gonfiore. In alcuni casi può anche accadere che la flebite si presenti negli arti inferiori o sul collo. La flebite si distingue in superficiale e venosa profonda, a seconda se la vena colpita si trova in superficie o all’interno di un muscolo. La più grave conseguenza di una flebite è l’embolia polmonare, cioè lo spostamento di un trombo lungo i vasi sanguigni, fino ai polmoni, con ostruzione dell’arteria polmonare. La flebite è una malattia curabile, per cui andiamo a conoscerla meglio.
Partiamo con i sintomi della flebite, tra cui si evidenziano le gambe rosse e gonfie e una sensazione di calore nella zona affetta. Spesso la tromboflebite resta asintomatica, ma è anche possibile che si presenti la febbre. Di solito, comunque, in caso di flebite superficiale è possibile identificare la vena colpita perché rossa e dura al tatto, mentre nel caso di quella venosa, sarà la gamba gonfia e dolente (o eventualmente il braccio) a fungere da indicatore.
Le cause che portano ad un disturbo cardiovascolare come la flebite sono si riassumono principalmente in un disturbo congenito nella coagulazione o nella lesione di una vena.
La posizione seduta, tenuta a lungo, come nei viaggi in aereo, è additata come la principale causa, ma in realtà basta fare dei movimenti per stimolare la circolazione di tanto in tanto o assumere una posizione eretta ogni ora circa per non avere problemi.
Quindi la prevenzione passa per la pratica di attività fisica costante ma leggera (ad esempio basta fare le scale di casa tutti i giorni) e per i controlli periodici che vanno effettuati. Se si verificano sintomi come quelli descritti sopra è sempre meglio riferirsi subito al proprio medico di fiducia.
Le cure per la flebite esistono e dipendono dalla tipologia in cui essa si manifesta.
Se si tratta di flebite superficiale, è anche possibile una terapia fai da te (solo se la consiglia il medico però, niente iniziative private), come l’applicazione di impacchi caldi sulla zona dolente o l’utilizzo di un antinfiammatorio.
Anche la prescrizione di anticoagulanti e le calze elastiche sono previste come cure, soprattutto se si soffre di trombosi.
Il filtro venoso è invece una sorta di schermo che viene inserito nella vena cava dell’addome per filtrare i trombi ed evitare che raggiungano i polmoni.
Un intervento chirurgico ricorrente è anche quello dello stripping, cioè la rimozione delle vene varicose che causano periodiche flebiti o dolore. L’intervento viene eseguito in day hospital e non comporta conseguenze per la circolazione.