Scopre di avere il cancro e finalmente smette di vivere con ansia. Clare Atkinson ha solo 29 anni ed ha scoperto alla sua giovane età di avere una rara forma di tumore al fegato, inoperabile e incurabile. Ovviamente, questo evento ha generato in lei dolore e rabbia, ma anche una nuova consapevolezza sul valore dell’esistenza. Con una lunga intervista, ha raccontato l’enorme trasformazione che è avvenuta in lei da quando ha saputo di avere il cancro, un cambiamento radicale e un nuovo modo di approcciarsi alla vita e alle piccole preoccupazioni di ogni giorno. La sua storia è un monito per tutti noi.
“Sono in lutto per la perdita di una persona cara – esordisce la giovane Claire – l’unica che veramente mi capisce, la persona che conosco meglio al mondo. Questo è quello che ho provato da quando mi hanno detto che avevo il cancro. Potrei festeggiare il mio compleanno e pensare al futuro, invece non faccio che entrare e uscire dall’ospedale, per i trattamenti di chemioterapia, per depositare le domande degli assegni di invalidità. Ho sofferto di ansia per anni, ero una perfezionista ed ero un po’ ossessiva: non avevo mai la sensazione di avere fatto abbastanza o abbastanza bene. Mi fissavo su una lenta risposta di un amico su Facebook e mi chiedevo se questo significava che non gli piacevo abbastanza. Ero impacciata perché non ero mai riuscita a sbarazzarmi dell’acne che mi affligge dall’adolescenza. Insoddisfatta perché non riuscivo ad avere la pancia tonica come pensavo dovesse essere. Ora, invece, io farò di tutto per mantenere il mio corpo così com’è. Inclusi la ciccia sulle cosce, l’acne sul collo e i capelli grigi che continuano a spuntare. Il fatto è che l’ansia è scomparsa. Tutto ciò che mi preoccupava è diventato irrilevante. Al suo posto sono sopraggiunte altre emozioni. Primo: il dolore. Incontrollabile e isterico. Poi, la rabbia. Seduta in ospedale con i pensionati, ero l’unica persona giovane. Poi, la disperazione. Perché io? Ma ora ho raggiunto una sorta di calma. Nella maggior parte della giornata mi sento bene. Ma una piccola cosa può riportare tutto indietro. Una foto. Un negozio, un segno o una pubblicità che mi ricorda qualcosa che ho fatto o programmato. Mi chiedo se questa è l’ultima volta che farò questo o quello, o se mai avrò la possibilità di farlo. Io non merito ciò che mi sta accadendo. Ho sempre mangiato i cibi giusti, mai fumato o preso droga, smesso di bere molto tempo fa. Non ho fattori genetici evidenti. Sono sempre andata in palestra e non riesco nemmeno a ricordare l’ultima volta che ho avuto un raffreddore. Sarebbe quasi più facile se mi fossi sentita male, se il mio corpo mi avesse dato un avvertimento. I miei sintomi erano così miti che mi sono sentita addirittura un po’ ipocondriaca ad andare dal medico. Pensavo di avere fatto un po’ di indigestione, di avere un’intolleranza alimentare minore. I medici mi dicono che non c’è nulla che avrei potuto fare diversamente. Ma questo non mi fa sentire meglio. Le probabilità erano così rare e io sono la fortunata che è stato scelta”.
Poi Clare, supera la disperazione, afferma di voler vivere a pieno i giorni che le restano e ci regala qualche consiglio e qualche insegnamento prezioso: “Non posso cambiare il fatto che tutto questo stia accadendo a me. Ma posso scegliere come viverlo. Vai a fare un esame del sangue. Anche se ti senti in cima al mondo. Anche se non fai nulla di sbagliato. Fallo regolarmente; almeno una volta all’anno. Ancora più importante: smetti di avere paura di vivere la tua vita. Lascia il tuo lavoro e segui il tuo sogno. Chiedi un appuntamento alla persona che ti piace. Essere respinti è davvero peggio che non provarci? Prenota un volo con il paracadute o tingiti i capelli rosa. Smettila di preoccuparti se non hai l’abbigliamento giusto o l’auto o la casa. Metti via la carta di credito e passa il Natale con i tuoi cari, invece che al centro commerciale. Vai a fare una passeggiata e guarda il cielo. Qualche settimana fa, ero come te. Pensavo di avere tutto il tempo del mondo. Probabilmente tu ce l’hai ancora. Allora, cosa hai intenzione di fare?”.