Fate parte di quelle donne che reputano i tacchi alti indispensabili? Forse non conoscete i danni che possono essere causati dall’abitudine di portare spesso scarpe con i tacchi. E’ vero, un bel tacco è in grado di slanciare e farci sentire più belle e sexy, ma bisogna conoscere anche quali sono i rischi a cui si va incontro. Attenzione: anche che le scarpe troppo basse non fanno bene alla salute, per cui è inutile correre ad acquistare 10 paia di ballerine. Si può trovare una giusta via di mezzo oppure utilizzare le scarpe molto alte o molto basse soltanto sporadicamente, per togliersi lo sfizio.
I possibili danni
I primi danni evidenti dei tacchi alti sono riscontrabili sulla postura, e sono molte purtroppo le donne che scelgono e decidono di utilizzare scarpe scomode sol perchè si innamorano dell’estetica. La bellezza, dunque, vince spesso sulla comodità, anche a rischio di avere problemi ai piedi.
Tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa: una scarpa più scomoda o un tacco più alto utilizzato per occasioni speciali o durante il weekend non dovrebbe creare grandi problemi, cosa diversa ,invece, se si è costretti a utilizzare i tacchi quotidianamente. Camminare sui tacchi può, infatti, far male alla pianta dei piedi e spesso causa mal di schiena. La posizione che si assume ci costringe ad irrigidire il polpaccio, come quando camminiamo in punta di piedi. Inoltre proprio l’utilizzo prolungato delle scarpe con i tacchi può favorire lo sviluppo dell’alluce valgo, ma anche di dolori muscolari e di infiammazioni al tallone come la malattia di Haglund. Inoltre utilizzando i tacchi alti si possono avere disturbi come piedi piatti e persino il mal di testa. Il rischio, dunque, è quello di rovinarsi anche la serata. Viene da chiedersi se davvero ne valga la pena.Per molte fashion victim la risposta sarà si di certo, ma per chi preferisce essere attiva o è un po’ meno abituata al tacco, forse, è il caso di ripiegare su un tacco più basso e calzature più comode ma altrettanto belle!
Le tipologie di tacco
I tacchi non sono di certo tutti uguali: i tacchi a spillo, giudicati i più intriganti, ma anche i più scomodi e difficili da portare, sarebbero i più pericolosi. Qualunque tipo di tacco costringe a una postura innaturale e spesso scomoda, ma ci sono delle varianti che possono fare la differenza: un tacco più ampio sarà di certo più comodo, se poi è basso sarà più semplice stare in equilibrio… e se si tratta di una scarpa a pianta larga potremmo avere almeno la certezza di stare un po’ più comode. Il consiglio a chi non vuole rinunciare ai tacchi quotidianamente è, quindi, di non superare i 4 cm. In questo modo non si rischierà di andare incontro a disturbi particolari. I tacchi più alti dovrebbero essere invece indossati, se proprio lo si desidera, nelle occasioni un po’ più speciali.
Lo stretching dopo i tacchi alti
Se non potete proprio rinunciare ai tacchi alti provate almeno a contenere i danni: esistono alcuni esercizi da poter fare sia durante che dopo l’utilizzo dei tacchi. Ad esempio, quando si portano i tacchi per giornate intere, come a lavoro, è consigliato di tanto in tanto allungare i tendini più volte al giorno, in modo da rilassare le gambe e le caviglie.
Dopo aver indossato i tacchi, poi, tornati a casa è bene fare esercizi di allungamento per le gambe e anche dei piccoli esercizi per i piedi: rotazioni, stretching e soprattutto togliere subito i tacchi appena a casa. Oltre a gambe e piedi anche la schiena ha necessità di rilassamento dopo i tacchi, per cui è consigliato eseguire degli esercizi di allungamento graduale e dolce accompagnato da una respirazione che aiuti ad allentare la tensione.
Attenzione a non confondere questi esercizi con lo “stiletto stretching”, ovvero un trend tutto americano che non è altro che un particolare tipo di ginnastica che si fa indossando scarpe con tacchi alti (da 10 o 12 cm) e che dovrebbe aiutare a rassodare il corpo.
Il divieto di imporre i tacchi alti
E’ recente la notizia secondo cui il Parlamento inglese avrebbe vietato di imporre tacchi alti a lavoro. La Commissione parlamentare sull’uguaglianza aveva, infatti, accertato che molto spesso i datori di lavoro imponevano l’uso di tacchi e di scollature. Tutto ciò grazie a una petizione lanciata da Nicola Thorp, nel dicembre 2015, a cui era stato vietato di utilizzare scarpe basse come le ballerine, pur avendo un lavoro che la costringeva a passare diverse ore in piedi. Licenziata in tronco al suo rifiuto, Nicola lanciò la sua petizione online coinvolgendo donne nella stessa situazione e raccogliendo 150 mila firme.
I rischi delle scarpe troppo basse
Non vogliamo demonizzare, però, soltanto le scarpe troppo alte.Allo stesso modo anche indossare scarpe troppo basse può far male alla salute. Le ballerine, infatti, frequentemente causano danni ai talloni e vesciche e non favoriscono una buona postura perchè fanno sbilanciare il peso del corpo all’indietro, creando problemi anche alla colonna vertebrale. Come per i tacchi alti, anche le scarpe basse devono quindi essere utilizzate con moderazione.