I problemi di equilibrio sono al momento uno dei campi di studio che vengono seguiti con macchinari piuttosto sofisticati e presenti nei centri medici specializzati, soprattutto nella cura del Parkinson. Ma la diagnosi dei primi sintomi di perdita dell’equilibrio potrà subire una svolta epocale in tempi non troppo lontani, quando sarà lo smartphone a riconoscere i segnali precoci di Parkinson e a valutare la possibilità di cadute. Questo tipo di dispositivo sta diventando molto importante anche nelle applicazioni mediche, come le analisi del sangue oppure la prevenzione degli incubi. Ma come è possibile tutto ciò?
Lo studio della perdita di equilibrio si basa sulle tecnologie presenti all’interno degli smartphone; gli accelerometri e i giroscopi sono infatti dei sensori utilizzati per l’orientamento del telefono, calcolando le rotazioni ed i movimenti rettilinei (per intenderci servono a ruotare il display quando questo passa da una posizione verticale ad una orizzontale e viceversa).
Alcuni modelli sono particolarmente accurati e i sensori sono stati modificati in maniera tale da poter calcolare le variazioni di equilibrio di una persona.
I ricercatori dell’Università di Bologna hanno messo alla prova degli smartphone per valutare le loro effettive capacità in questo senso, confrontandoli con gli apparecchi di diagnostica di ultima generazione. Gli studiosi affermano che i risultati ottenuti nei due casi sono molto vicini, e che le differenze rilevate non sono fondamentali.
La misurazione dell’equilibrio con uno smartphone è possibile grazie ad un’applicazione creata ad hoc dal team di ricerca, è semplice da utilizzare: basta selezionare quale misurazione effettuare e dare il via. A questo punto parte la registrazione e i dati vengono inviati ad un computer (sia via bluetooth che via wireless) a fine test.
Finora la sperimentazione sembra portare buoni frutti e nei prossimi mesi verrà avviato un test su centinaia di anziani, al fine di valutare un numero maggiore di casi.
La ricerca è stata pubblicata Gait & Posture e ha come obiettivo quello di creare dispositivi a basso costo e portatili per la diagnosi di alcune malattie degenerative, come il Parkinson. Questa applicazione è anche utile ad impedire, o almeno cercare di prevenire, le cadute nelle persone anziane, riducendo il rischio di problematiche serie, come ad esempio la rottura del femore.