Incontinenza urinaria femminile: le linee guida da seguire per risolvere il problema sono precise. L’incontinenza urinaria è un problema abbastanza frequente tra le donne, specie in quelle più avanti con gli anni. Molto spesso, poi, questo fastidio diventa vera e propria fonte di disagio e compromette la vita sociale della donna, che rifugge anche dai rapporti sessuali. Tuttavia, diagnosticando in tempo questo disturbo, si possono ridurre drasticamente i disagi ed in molti casi lo si può risolvere completamente. Come fare? Anzitutto, bisogna comprendere le cause alla base del problema.
Cause
L’incontinenza urinaria è un problema soprattutto femminile a causa della struttura anatomica del pavimento pelvico. Altre cause che possono determinare la comparsa oppure accrescere il problema sono: la stitichezza cronica, la sedentarietà, le infezioni ricorrenti delle vie urinarie (come la cistite), la depressione endogena, la menopausa (a causa del brusco calo degli estrogeni), l’assunzione di alcuni farmaci (tra cui gli antidepressivi, gli antipsicotici, gli anticolinergici, gli analgesici, i narcotici centrali e i sedativi) e l’assunzione di alcuni cibi e bevande (mele, caffè, uva, ananas, limone, aceto, pomodoro, tè e bevande gassate). Infine, l’incontinenza urinaria è particolarmente frequente in gravidanza e dopo il parto, a causa del peso esercitato dal pacione e del rilassamento della muscolatura pelvica.
Linee guida
Risolvere il problema dell’incontinenza urinaria femminile si può. Anzitutto, si consiglia di agire sulla dieta, limitando soprattutto il consumo di bevande gasate, cibi piccanti e caffè. Si tratta di alimenti che irritano la vescica e quindi aumentano lo stimolo ad urinare. In alcuni casi l’urologo può valutare anche la prescrizione di farmaci specifici. Per limitare l’incontinenza si consiglia anche di praticare una moderata attività fisica perchè l’obesità è un’altra causa del problema. Anche il fumo di sigaretta dovrebbe essere evitato, così come gli sforzi fisici eccessivi. Molto importante anche l’aspetto riabilitativo, che mira a rinforzare i muscoli del perineo, che intervengono nel controllo della minzione. In questo senso si interviene con alcuni esercizi che risolvono il problema nel 60-70% delle pazienti con incontinenza lieve. Tra gli esercizi maggiormente consigliati quelli di fisiochinesiterapia, il bladder training (ginnastica della vescica) e gli esercizi di Kegel. In alternativa, si può ricorrere all’elettrostimolazione, che mira ugualmente a rinforzare i muscoli pelvici e, solo nei casi più gravi, anche all’intervento chirurgico.