La dieta dei monaci buddisti: menu e ricette

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Dall’Oriente una nuova dieta promette di perdere almeno 4 kg in sette giorni. È la dieta dei monaci buddisti. Una dieta frugale, con menu e ricette semplici, che si basa sul consumo di riso, frutta, verdura e tisane, escludendo carne e pesce, olio e sale. Dato l’esiguo apporto di calorie e l’assenza di grassi, questo regime alimentare funziona per dimagrire, ma nel contempo espone l’organismo a gravi carenze vitaminiche e proteiche, quindi, secondo i nutrizionisti, non deve essere protratto nel tempo, ma applicato per brevi periodi quando si sente il bisogno di depurare e disintossicare il corpo.

I monaci buddisti vivono esclusivamente di elemosina e non possiedono nulla, eccetto il rasoio, le scarpe, un ago per cucire la tunica e un filtro per l’acqua. Il loro vitto scarso, rappresentato da pane, acqua, brodo e riso, non è cambiato molto dal X secolo a oggi, al punto da essere ripreso in Occidente come dieta dimagrante.

Il menù della della dieta dei monaci buddisti

L’alimentazione dei monaci buddisti è un regime ipocalorico basato su riso e verdure e non comprende pesce e carne. Sono banditi anche condimenti diffusi come sale e olio e sono permesse le spezie, il gomasio (semi di sesamo tostati e triturati) e la salsa di soia. Il menù si ricava quindi da questi ingredienti, cotti a vapore, senza misurare dosi precise, dato il basso contenuto di calorie. A colazione si mangia frutta a piacere; a pranzo riso condito con verdure di stagione al vapore o sugo di pomodoro senza soffritto, riso speziato e un frutto a piacere; a merenda verdura cruda da sgranocchiare tipo sedano e carote; a cena sempre riso con verdure e un frutto. La dieta non prevede alcolici, ma tè verde cinese durante i pasti e tisana a base di erbe come tulsi, citronella, aloe vera, antiossidanti, tè verde, petali di fiordaliso, che dovrebbe aiutare il processo di depurazione e il drenaggio dei liquidi, contribuendo quindi alla perdita del peso.

Le ricette della dieta dei monaci buddisti

La monotonia del riso e della cottura a vapore non impedisce alla fantasia di creare ricette leggere e gustose, da variare a seconda della stagionalità, come pomodori ripieni di riso rivestiti di lattuga o trevisana, involtini di verza con riso e broccoli, verdure alla piastra con riso selvatico, polpettine di riso con carote a tocchetti gratinate con sedano grattugiato, peperoni o zucchine arrostiti ripieni di riso e tofu, il formaggio magrissimo ricavato dal latte di soia. Si può insaporire il riso con curry, cumino, origano, zafferano, zenzero o pepe. Si possono anche riprendere delle ricette occidentali privandole dell’olio o del burro, come i passati di verdura e le vellutate.

I difetti e i pregi della dieta dei monaci buddisti

Al di là delle quantità, spesso è l’alimentazione scorretta la causa del peso eccessivo. Questa dieta possiede l’aspetto salutare di un consumo abbondante di frutta e verdura, ma non è bilanciata, perché elimina completamente proteine e grassi. Secondo i nutrizionisti questo regime alimentare, come già le tanto diffuse Dukan e Tisanoreica, comporta forti squilibri per l’organismo, come la mancanza di proteine, ferro, calcio e vitamine B 12, C. A e D. La dieta dei monaci buddisti non è indicata per chi soffre di pressione bassa o di carenze di sodio, ma può aiutare a tenere il colesterolo sotto controllo in quanto priva di grassi. Grazie alle facoltà disintossicanti e drenanti, questa dieta può essere utile per depurare il corpo dopo un’abbuffata o per riprendere l’alimentazione regolare dopo un disturbo gastro-intestinale.

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