Le bibite energetiche, o Energy drink, come vengono chiamate in modo più attraente, sono delle bevande ad alto tasso di taurina e di caffeina che aumentano la concentrazione, aiutano a stare svegli e, in generale, forniscono al corpo una carica ulteriore per affrontare determinate situazioni. I produttori investono molto nelle campagne pubblicitarie, esaltando le potenziali di queste bevande, senza però avvertire dei possibili effetti collaterali. Bere bibite energetiche è utile in circostanze sporadiche, in modo da non creare assuefazione oppure danni all’organismo. Poiché questo problema coinvolge anche i più piccoli, i pediatri del Sip (Società italiana pediatri) hanno lanciato l’allarme.
Partendo dal presupposto che una lattina di una bevanda energetica può contenere una quantità di caffeina pari a dieci tazzine di caffè, il problema assume subito una dimensione più precisa. Non bisogna fare troppi calcoli per capire che si tratta di un eccesso.
I pericoli delle bibite energetiche
Tra i rischi che possono provocare le bibite energetiche spiccano l’obesità, a causa della massiccia presenza di zuccheri, e malattie cardiache o alle ossa. Se assunte sin dalla giovane età, queste bevande sono in grado di causare dipendenza e un loro consumo continuo e protratto nel tempo comporta l’insorgere di gravi condizioni per l’organismo: dai problemi cardiocircolatori, ai disturbi del sonno, stress, sbalzi di umore, depressione, ipertensione e tachicardia. Non dimentichiamo che, oltre a taurina e caffeina, possono essere presenti sostanze eccitanti come ginseng e guaranà.
Coinvolti anche i più piccoli
Secondo alcune stime, in Italia un terzo dei ragazzi compresi tra i 12 e i 18 anni assumono regolarmente bibite energetiche. La caffeina interferisce con l’assorbimento del calcio, per cui una somministrazione costante e cospicua potrebbe essere particolarmente nociva per il corretto sviluppo delle ossa.
Bibite energetiche e alcol
Il problema è però presente anche nel mondo degli adulti, soprattutto perché questi prodotti vengono spesso abbinati ad alcoli, per creare dei cocktail esplosivi. Gli Stati Uniti si sono già portati avanti con il lavoro ed infatti sul territorio sono in vendita bibite energetiche già alcoliche (con una percentuale che arriva fino al 12%).
Questo aspetto è particolarmente nocivo, perché le sostanze eccitanti contenute negli energy drink coprono la stanchezza e gli effetti dell’alcol, favorendo quindi un prolungato consumo di quest’ultimo.