Quando sentiamo parlare di linfonodi ingrossati pensiamo subito al peggio. In un certo senso è meglio, perché non bisogna mai trascurare alcun segnale che il corpo ci invia, ma al contempo occorre anche evitare di farsi prendere dal panico perché spesso i linfonodi si gonfiano in seguito a banali infezioni. La cosa fondamentale è parlarne con il proprio medico curante. Cerchiamo di capire bene di cosa si tratta e quali le possibili cause.
Le cause dei linfonodi ingrossati
I linfonodi sono delle ghiandole linfatiche, ovvero dei piccoli organi a disseminati proprio lungo le vie linfatiche del nostro organismo (e dunque sotto le ascelle, sul collo, sull’inguine e all’altezza dell’addome). Servono per trasportare i globuli bianchi necessari a supportare il sistema immunitario contro l’aggressione di agenti esterni come virus e batteri. Ecco perché nella maggior parte dei casi quando si gonfiano (e diventano palpabili al tatto) la causa è un’infezione, dunque un’affezione benigna e non necessariamente un tumore. Proviamo a stilare una lista delle cause più comuni e meno: mal di gola e raffreddore (infezioni delle alte vie respiratorie); infezioni dell’orecchio; ascesso dentale; infezione cutanea; mononucleosi; HIV; tubercolosi; sifilide; toxoplasmosi; artrite reumatoide e lupus eritematoso (malattie autoimmuni); linfoma; leucemia; metastasi ai linfonodi;
Linfonodi ingrossati del collo
I linfonodi ingrossati del collo sono sicuramente i più facili da percepire ed individuare anche perché sono i più frequenti. Possono dipendere essenzialmente da infezioni delle alte vie respiratorie e/o del cavo orale, come in presenza di uno streptococco, anche se in genere si identificano (con ansia) con l’infezione da hiv. Ma si tratta di casi fortunatamente più rari. Frequenti invece i casi di linfonodi ingrossati dei bambini e negli adolescenti nel collo, anche e soprattutto a causa della comunissima (più di quanto non si pensi) malattia del bacio o mononucleosi.
Linfonodi ingrossati delle ascelle
Quello che invece preoccupa maggiormente le donne è il rigonfiamento dei linfonodi sotto le ascelle. Anche in questo caso la causa più comune è l’infezione virale o batterica, ma il pensiero va comunque anche al tumore al seno di cui a volte queste ghiandole diventano un campanello d’allarme. Soprattutto però l’ansia arriva quando al tatto, durante un’autopalpazione al seno, si sente il rigonfiamento del linfonodo e si pensa subito ad un nodulo. Un motivo in più per rivolgersi prontamente ad uno specialista, ma senza farsi travolgere dalle preoccupazioni prima della diagnosi.