Mania della pulizia: cos’è la rupofobia e da cosa dipende la paura dello sporco? Sono sempre più numerose le persone che manifestano una forte avversione per i germi ed i batteri. Si finisce, quindi, con il lavarsi spesso le mani e, quella che dovrebbe essere una salutare e doverosa attenzione per l’igiene si trasforma in una vera e propria mania. Come distinguere, quindi, tra attenzione per l’igiene e fobia? Cosa dice, anche la psicologia, al riguardo?
Mania della pulizia: ha un nome?
La fobia dello sporco ha un nome? E’ una vera e propria paura? La rupofobia è un disturbo legato all’ansia che rivela, secondo l’interpretazione psicologica più comune, un disagio di tipo anche psichico. La rupofobia (dal greco ῥύπος, rùpos, «sudiciume») o paura dello sporco, infatti, si manifesta come fobia ossessiva per la presenza di germi e batteri.
Il soggetto che ne è colpito, quindi, tende ad avere un’attenzione maniacale per l’igiene personale, ma anche per la pulizia degli ambienti che frequenta. Da un punto di vista psicologico, il disturbo ossessivo compulsivo nasconde la voglia di celare delle parti nascoste di sé, quasi delle ombre interiori, che si vogliono scacciare.
Segnali e sintomi
L’ossessione per la pulizia si manifesta in tanti modi diversi: di sicuro uno dei primi segnali è la tendenza a lavarsi troppo spesso le mani, percepita come un bisogno anche quando non vi è una reale necessità, un altro segnale riguarda la pulizia della casa e l’abitudine maniacale di lavare continuamente gli oggetti con cui si viene a contatto.
Molte volte, questa mania nasconde anche dei disagi psicologici, ad esempio, cosa significa lavarsi spesso le mani? E’ un gesto che può anche celare la voglia di “pulirsi la coscienza” o nascondere qualche senso di colpa. Lo stesso può dirsi di chi fa docce o bagni in continuazione.
Ossessione per la pulizia personale
La mania della pulizia del corpo è una delle tante forme in cui si manifesta la fobia per germi e batteri. Il soggetto che è colpito da queste manie può arrivare a fare anche molte docce al giorno e a lavarsi in continuazione le parti intime e le mani. Ovviamente, si tratta di un’abitudine da evitare, perché lavarsi troppo fa male alla pelle. Le naturali difese dell’epidermide, infatti, si abbassano quando si usano in continuazione detergenti e saponi. Si raccomanda, quindi, di fare al massimo una doccia al giorno e di utilizzare sempre saponi e detergenti non aggressivi.
Ossessione per la pulizia di casa
I malati di pulizia manifestano il loro disturbo ossessivo compulsivo anche per la pulizia dei pavimenti e degli ambienti, oltre che per l’ordine maniacale. La mania di lavarsi sempre le mani e fare docce frequenti, quindi, non esaurisce le mille manifestazioni della rupofobia. Chi prova repulsione per germi e batteri, infatti, non può accontentarsi di sentirsi pulito ma deve pulire ogni superficie e oggetto con cui entra in contatto; anche questa tendenza ha cause psicologiche e nasconde, secondo l’interpretazione data dalla psicologia, il bisogno di avere tutto sempre sotto controllo.
Certo, saper tenere in ordine l’ambiente in cui si vive o si lavora denota equilibrio interiore e chiarezza mentale; ma c’è un punto superato il quale questa capacità diventa ossessione, bisogno irrefrenabile e paura. Quando non si può fare a meno di mettere sempre tutto a posto, in molti momenti della giornata, quando un po’ di disordine può rovinare l’umore, si è sicuramente in presenza di un disturbo, più o meno importante. Per questo, si consiglia sempre di rivolgersi ad uno psicologo quando si manifestano i segni ed i sintomi della mania per la pulizia o per l’igiene personale.