Il mantenimento della dieta Lemme reintegra nel menù per la seconda fase un po’ tutti gli alimenti che nella prima fase del programma (quello mirante al dimagrimento vero e proprio) erano stati tolti (tra cui anche le verdure). Il sale resta comunque vietato così come il pomodoro, che si può mangiare solo una volta al mese. Inoltre, viene mantenuto il modello che prevede carne a colazione, alternata a uova, formaggi e yogurt con frutta. Ma, come funziona la fase di mantenimento della dieta Lemme? Qual è il menù settimanale tipo?
La seconda fase della dieta Lemme
Cosa mangiare nella seconda fase della dieta Lemme? Quali sono le ricette consigliate e i cibi da evitare? La seconda fase della dieta Lemme è deputata al mantenimento, mentre la prima era rivolta al dimagrimento vero e proprio. In tutto, la seconda fase della dieta Lemme, dovrebbe durare circa tre mesi. In questa fase si reintroducono anche la frutta, la verdura e i latticini. Inoltre è possibile personalizzare la dieta in modo da creare un regime alimentare che possa servire per orientare sempre il paziente. Insomma, una fase dedicata all’educazione alimentare. Non a caso, questa dieta necessita – come le altre del resto – dell’ausilio di un esperto, un dietologo o un nutrizionista, che devono modulare la dieta sulle esigenze e le richieste di ciascuna persona. Fatevi sempre seguire da un medico specializzato, quindi.
I cibi consigliati e quelli da evitare
Come per ogni regime alimentare, anche la dieta Lemme prevede dei cibi concessi e altri, invece, da evitare. Concessi sempre la carne ed il pesce, anche nella seconda fase. Sì al caffè ed al tè, specie al mattino o come spuntino a metà mattinata o nel pomeriggio. Da evitare, invece, gli zuccheri, come quello raffinato responsabile per alzare i livelli di insulina. Non è concesso neanche l’abbinamento pasta-carne in quanto carboidrati e carne non andrebbero mai assunti nello stesso pasto. No anche ai dolci, al latte e al pomodoro. Tra i condimenti sono ammesse le spezie e l’olio extravergine d’oliva. Da evitare, invece, il sale. In questa fase, infine, vengono introdotti molto gradualmente i latticini, la frutta e la verdura. Per dare un’idea di come sia strutturato un menù settimanale tipo nella seconda fase della dieta Lemme si può guardare allo schema che segue.
Schema di menù settimanale per la seconda fase
- Primo giorno: per colazione sono consigliate braciole di maiale e tè o caffè amari. A metà mattina, invece, un limone intero senza buccia. A pranzo un petto di pollo e a metà pomeriggio un tè o un caffè amaro. A cena solo del pesce spada.
- Secondo giorno: menù uguale al primo giorno.
- Terzo giorno: a colazione caffè o tè amaro, spaghetti olio e peperoncino (senza sale). A metà mattina un limone senza buccia. A pranzo del tacchino, mentre a cena una trota al forno.
- Quarto giorno: uguale al terzo.
- Quinto giorno: a colazione caffè o tè amaro con nodini di vitello. A metà mattina un limone senza buccia. A pranzo un petto di pollo e a cena un’orata al forno.
- Sesto giorno: è uguale al quinto.
- Settimo giorno: a colazione caffè o tè amaro con funghi o carciofi trifolati. A metà mattina un limone senza buccia. A pranzo frittata di cipolle senza sale, mentre a cena pesce spada.
Insomma, la dieta Lemme completa è una dieta non vegetariana, che cerca di sfruttare la combinazione tra alimenti particolari che generano nell’organismo particolari reazioni biochimiche. Proprio queste reazioni permettono di mantenere il peso conquistato nella prima fase della dieta. Non è prevista, invece, una terza fase della dieta, perché grazie al mantenimento si riesce già a garantirsi un buon peso forma.