Quante volte vi è capitato di giustificarvi dicendo che “tanto ci andate tre volte all’anno”? E quante volte avete sentito dire “se ci vai una volta ogni tanto non fa niente, basta non esagerare”? In generale si tende a identificare il cosiddetto “fast food” con un insieme di alimenti che sicuramente fanno male alla salute, i così detti cibi spazzatura, ma che se consumati raramente non provocano poi così tanti danni. Bene, sappiate che questa teoria è completamente sbagliata! Ci riempiamo il cervello di illusioni solo per convincerci di qualcosa di falso: tutti sappiamo quanto facciano male i cibi del dei fast food, fra i più famosi il McDonald’s, e oggi ve ne darò alcune prove.
Il mio interesse per questa famosa catena di fast food è nato dalla visione di “Super Size Me”, un documentario del 2004, diretto ed interpretato da Morgan Spurlock. Il film ha come protagonista lo stesso regista, un uomo in perfetta salute, il quale si sottopone ad un esperimento: mangiare per 30 giorni solamente cibo del McDonald’s, tre volte al giorno, ogni giorno, interrompendo contemporaneamente ogni attività fisica e documentando tutti i cambiamenti fisici e psicologici. Le conseguenze? Spurlock, 33 anni, in soli 30 giorni ha guadagnato 11 chili ed ha incrementato la sua massa corporea del 13%.
Questo dimostra che i cibi dei fast food tendono a far ingrassare velocemente, sia per il quantitativo di olio e di grasso contenuto negli alimenti, ma ancora di più per il quantitativo di zuccheri (troviamo una grossa percentuale di zuccheri addirittura nelle insalate!). Pensate che Spurlock alla fine dell’esperimento aveva ingerito la bellezza di 15 chili di zucchero (circa mezzo chilo al giorno), e più o meno 5 chili di grassi!
I cibi del McDonald’s però, non comportano solo un aumento di peso: attorno al ventesimo giorno infatti, Spurlock avvertiva dei casi di tachicardia. Un consulto con uno dei tre medici, il dottor Daryl Isaacs, rivelò che, secondo le parole testuali del dottore, «il fegato di Spurlock si stava trasformando in paté», e gli chiese di interrompere quello che stava facendo per evitare seri problemi cardiaci. Inoltre, durante l’esperimento, Spurlock ha manifestato forte stanchezza che gli rendeva difficile persino salire le scale all’interno della sua abitazione. Questo è sicuramente dovuto al fatto di aver messo su parecchi chili e di aver interrotto completamente l’attività fisica.
La cosa spaventosa è che in America c’è gente che mangia regolarmente in questo modo! Pensate che la massa grassa raggiunta da Spurlock, 18%, è comunque inferiore rispetto alla media americana del 22%. Insomma, non c’è da meravigliarsi che in questo continente ci sia il più alto tasso di obesità.
Siete ancora sicuri che andare da McDonald’s solo “ogni tanto” non faccia male?
Per dimostrare il contrario è stata posta la domanda “quante volte si dovrebbe mangiare nei fast food?” a circa cento nutrizionisti sparsi per l’America. Le risposte? Soltanto in 2 hanno risposto che si poteva mangiare nei fast food due volte a settimana; 28 hanno detto una volta a settimana o due volte al mese; 45 hanno affermato che sarebbe meglio non mangiarci MAI.
In ogni caso 95 nutrizionisti su 100 hanno ammesso che il fast food è il maggior responsabile dell’obesità che ha colpito l’America. Vogliamo permettere che questo accada anche in Italia? Prima di mettere piede in un qualsiasi fast food, riflettete su quanto avete letto e non fatevi ingannare dalla bontà di questi alimenti: al loro posto potreste mangiare cibi sani, gustosi allo stesso modo, senza dovervi preoccupare del girovita o della salute del vostro fegato.