Con l’arrivo dell’estate e del sole siamo tutti in attesa delle giornate di mare. Se la luce del sole fa bene all’umore, molti meno conoscono quali sono i rischi per la pelle e anche se li conoscono fanno orecchie da mercante, sottovalutando l’importanza di difendere la pelle. Sono soprattutto i giovani i più sprovveduti. I ragazzi italiani conoscono i rischi legati a una scorretta esposizione solare, ma poco più di uno su 10 dichiara di usare le necessarie precauzioni e ben quattro su 10 ammettono di non ricorrere mai a alcuna misura protettiva. E se le ragazze sono più informate dei maschi non resistono alla tentazione delle lampade abbronzanti. Sono questi i dati emersi da alcuni questionari di indagine analizzati dall’Università de L’Aquila.
Il campione preso ad esempio di sicuro riflette la situazione del nostro Paese. Ma quali sono i reali rischi dall’esposizione solare? Diciamo anzitutto che il sole non va demonizzato, in quanto è provato che ha un effetto benefico sul nostro umore, ma anche sulle ossa; uno dei suoi effetti principali è lo stimolo della sintesi di vitamina D (che per il 90 per cento produciamo grazie al sole e solo per il 10 introduciamo coi cibi), un vero toccasana per rafforzare le ossa e contro malattie infettive, autoimmuni e cardiovascolari. Inoltre, non esiste alcuna prova scientifica che leghi il melanoma all’esposizione solare. Di conseguenza, si può dire che il sole non ci fa male, quelle che vanno assolutamente evitate sono le scottature, uniche responsabili di eventuali danni alla pelle.
La protezione, quindi, non è un optional e il monito va soprattutto ai ragazzi che solo nel 13% dei casi circa dichiara di usarla sempre. Anche gli adulti non sempre si proteggono o lo fanno male, ad esempio non tutti sanno che la protezione non va usata solo al mare, ma anche in montagna. Gli esperti, poi, ricordano che non bisogna esporsi eccessivamente ai raggi nelle ore più calde (tra le 11 e le 15) e di usare un filtro solare con fattore adeguato al proprio fototipo (cioè il tipo di carnagione e capigliatura). Insomma facciamo del sole un bene e non un rischio!