Quando parliamo di dolore addominale solitamente facciamo riferimento ad un mal di pancia che può colpire in vari punti. Di fatto l’addome corrisponde a tutta l’area che va dal diaframma (e parte inferiore delle costole) fino all’osso del pube e lateralmente comprende ambedue i fianchi. Molti quindi gli organi compresi in questa zona dell’organismo che possono provocare un dolore addominale: parliamo della pelle e dei muscoli dell’addome, ma anche e soprattutto dello stomaco, dell’intestino (e colon),del fegato, della milza, della cistifellea e del pancreas. Attenzione però perché la sintomatologia che si concentra ed identifica in quest’area può essere provocata anche da organi in posizioni adiacenti, come nel caso dei polmoni e dei reni. Per le donne il dolore all’addome è spesso riconducibile al ciclo mestruale e/o comunque a disturbi o particolari condizioni che riguardano l’utero e le ovaie, come la gravidanza. Ma vediamo nel dettaglio.
Le cause più frequenti
Almeno una volta nella vita tutti noi potremmo sviluppare un dolore addominale, nella maggior parte dei casi passeggero. Proviamo però a fare una lista, quale piccolo promemoria per comprendere quali sono le cause più comuni di questo disturbo e cosa fare: influenza intestinale, indigestione, costipazione, allergia o intolleranza alimentare; anche un’intossicazione alimentare può provocare questo sintomo spesso abbinato anche a gonfiore addominale. Frequentissimi nelle donne i casi riconducibili alle mestruazioni. Esisto poi anche condizioni diverse, meno frequenti, ma sicuramente documentate: ulcere, calcoli, endometriosi, malattia infiammatoria pelvica, ernia, morbo di Crohn, infezioni delle vie urinarie, appendicite e reflusso. Tutto dipende da come e dove il dolore addominale si sviluppa. Questo infatti può essere acuto o lieve e costante, sul lato destro o sinistro, in alto o nella parte inferiore dell’addome. In generale se il disturbo prosegue più di qualche giorno senza un’apparente causa, è fondamentale rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi precoce.
In gravidanza
Un aspetto che vale la pena di sviscerare un pochino più a fondo è il dolore addominale in gravidanza. In generale questo si sviluppa nella parte inferiore dell’addome sopra il pube, o anche alla cosiddetta “bocca dello stomaco”. Si tratta di un sintomo comune, ma che mette molta ansia. In realtà le motivazioni più comuni sono fisiologiche: nel primo trimestre ad esempio si assiste ad un incredibile aumento di volume dell’utero che comincia a premere sugli altri organi nell’addome. Questa presenza può provocare stitichezza (e conseguente mal di pancia) o pressione sulla vescica. L’osso pubico si allarga e pure può provocare dolore all’addome, ecc. Ci sono poi le contrazioni, che nell’ultimo trimestre di gravidanza sono anch’esse normali. In generale ogni donna ne parla col proprio ginecologo, ma questi sintomi vanno segnalati soprattutto se correlati a vomito e sanguinamenti: è infatti sempre importante escludere un aborto spontaneo, un parto pretermine o una gravidanza ectopica.