Brenda Jensen è la donna statunitense che in queste ultime ore ha scatenato un caso a livello mondiale, per aver ricevuto un trapianto completo di laringe e trachea. ‘Buongiorno, vorrei andare a casa’ ha esclamato la signora dopo un silenzio durato undici anni. Brenda Jensen ha ricevuto un trapianto da donatore completo di laringe e trachea recuperando così la voce, oltre che deglutizione e il senso dei sapori. Certamente un’operazione capace di segnare un confine sottile e delicatissimo nell’ambito tra trapianti e scienza medica e dopo il trapianto di pancreas con il robot effettuato a Pisa, primo caso al mondo di sperimentazione di una tecnica robotica mini-invasiva di ultima generazione, oggi il dialogo si riapre su nuovi fronti.
Un team internazionale di chirurghi, tra cui l’italiano Paolo Macchiarini del Karolinska Institutet di Stoccolma, ha operato la signora Brenda Jensen presso l’ospedale Davis di Sacramento dell’Università della California.
Oggi la donna si trova in convalescenza, ma i medici hanno colto l’occasione per una conferenza stampa in cui spiegare l’evento eccezionale che ha reso Brenda protagonista di una guarigione fuori dal comune.
‘Quello effettuato su Brenda Jensen è un intervento straordinario. L’operazione è durata 19 ore e già dopo due settimane la donna aveva ripreso la sua voce’ ha affermato il Dott. Paolo Macchiarini.
Dopo il doppio trapianto di cuore e rene, effettuato di recente su una giovane donna, continua una speriementazione che sembra porsi sempre nuovi obiettivi.
I chirurghi in questo caso hanno operato divisi in due team, agendo contemporaneamente sulla gola della paziente: dopo aver asportato laringe, tiroide e 6 centimetri di trachea da un donatore, hanno impiantato gli organi nell’organismo della donna.
L’intervento ha segnato la prima volta al mondo in cui è stato effettuato un trapianto simultaneo di trachea e laringe: l’unico precedente è un caso di trapianto della laringe, risalente al 1996 presso la Cleveland Clinic. Soltanto settimana fa era corsa per il web la notizia che Micheal Douglas sia finalmente riuscito a sconfiggere il tumore, la medicina continua a inseguire il suo destino futuro tra le luci ed ombre della ricerca.
L’apparato vocale della donna, che quattro anni fa era stata operata per un trapianto di reni e pancreas, era rimasto danneggiato dopo ripetute intubazioni in un intervento precedente: la donna ha recuperato la propria voce e non quella del donatore, hanno precisato i chirurghi, che si dicono soddisfatti degli ottimi risultati raggiunti.