I sintomi e le cause della sarcoidosi sono diversi. Ma, qual è la cura in questi casi? La sarcoidosi è una malattia infiammatoria cronica che può colpire diversi organi, ma principalmente i polmoni e i linfonodi. In questi casi si assiste alla formazione di noduli che possono essere più o meno gravi, a seconda degli organi colpiti e dell’intensità dell’infiammazione. Si stima che le donne siano più a rischio rispetto agli uomini di sviluppare questa patologia, mentre i bambini e gli anziani sono soggetti meno predisposti.
Cause
Ancora non sono del tutto note le cause della sarcoidosi. Si ipotizza, tra le altre cose, una predisposizione genetica, che però non è stata ancora sufficientemente dimostrata. La formazione dei noduli tipici della sarcoidosi potrebbe essere dovuta anche all’azione di virus o all’esposizione ad agenti inquinanti. Infine, non sono ancora noti neppure i processi in base ai quali la sarcoidosi si diffonde da una parte all’altra dell’organismo.
Sintomi
I sintomi della sarcoidosi cambiano a seconda dell’organo interessato dalla patologia e infatti si distingue tra sarcoidosi polmonare, oculare e cutanea. La forma più diffusa è sicuramente quella polmonare; in questi casi si manifestano per lo più tosse e respiro corto. Generalmente, poi, si può assistere ad un ingrossamento dei linfonodi nelle varie sedi del corpo (sotto il collo, sotto le ascelle e nella regione inguinale). In altri casi possono riscontrarsi: pelle arrossata, articolazioni dolenti e perdita di peso. Al manifestarsi di questi sintomi il medico, per una diagnosi specifica, può prescrivere diversi esami: radiografia, TAC, esami di medicina nucleare (scintigrafia con gallio o una Pet), emogasanalisi, test per la verifica della respirazione, broncoscopia o biopsie della cute.
Cura
Le cure, in questi casi, dipendono molto dagli organi eventualmente interessati dalla patologia. Dopo la diagnosi e gli esami consigliati dal medico, infatti, viene eseguito proprio un check up completo per valutare se siano interessati altri organi oltre a quelli di esordio. I sintomi della sarcoidosi, comunque, possono regredire del tutto spontaneamente, rimanere stabili per anni oppure progredire continuamente interessando anche altri organi del corpo. La terapia prevede generalmente la somministrazione di farmaci in grado di agire sul sistema immunitario (tra cui anche il cortisone). Se, invece, il medico riscontra una regressione spontanea della malattia, prescrive solo controlli periodici di routine. In questi casi, però, pur potendosi arrivare ad una guarigione completa, è possibile una recidiva della patologia (nel 5% dei casi). Infine, nei casi più gravi, può rendersi necessario un intervento chirurgico, ad esempio un trapianto del polmone nel caso della sarcoidosi polmonare.