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Shock anafilattico: sintomi, cause e cosa fare

shock anafilattico

Quali sono i sintomi, le cause e cosa fare in caso di shock anafilattico? Lo shock anafilattico (anche detto anafilassi) è una reazione allergica grave e potenzialmente letale. Si può verificare dopo pochi istanti o minuti dall’esposizione a una sostanza a cui si è allergici (alimenti, punture di insetti, farmaci o altre sostanze). Durante lo shock anafilattico il flusso di sostanze chimiche rilasciate dal sistema immunitario per proteggere l’organismo può causare abbassamento della pressione e ostruzione delle vie respiratorie. Per questo, è fondamentale sapere cosa fare in questi casi. Ma, quali sono gli altri sintomi da cui riconoscerlo?

Sintomi

Sintomi dello shock anafilattico (che si verificano entro pochi minuti dall’esposizione all’allergene) sono: reazioni cutanee (come orticaria e prurito), pallore o arrossamento, sensazione di calore e vampate, difficoltà a respirare, gonfiore della lingua o della gola, sensazione di morte imminente, battito cardiaco debole o accelerato, nausea, vomito o diarrea e capogiro o perdita di conoscenza. Al manifestarsi di questi sintomi è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso, dove viene adottata la terapia più idonea. Va ricordato, infine, che in alcuni casi i sintomi dello shock anafilattico possono manifestarsi anche entro o dopo una mezz’ora dall’esposizione o assunzione all’allergene responsabile.

Cause

Come anticipato, lo shock anafilattico è una reazione del sistema immunitario ad un allergene. Si può trattare di farmaci (tra cui anche l’aspirina), di alimenti, ma anche di materiali (come il lattice). Insomma, potenzialmente, qualsiasi sostanza può provocarlo quando il soggetto è allergico. Altre cause scatenati possono essere: l’esercizio fisico (soprattutto aerobico), la familiarità e precedenti casi di anafilassi.

Cosa fare

Come comportarsi quando si manifesta uno shock anafilattico? In questi casi si consiglia di recarsi immediatamente al pronto soccorso, dove di solito viene iniettata dell’adrenalina. Se si ha a disposizione un autoiniettore di adrenalina, questo va utilizzato subito, ma anche in caso di scomparsa dei sintomi, bisogna recarsi subito al pronto soccorso. In questi casi il personale medico potrebbe anche valutare di somministrare: ossigeno (per cercare di risolvere i problemi respiratori), flebo di antistaminici e un farmaco beta-agonista (sempre per alleviare i sintomi respiratori). I sintomi premonitori, comunque (come i sintomi delle allergie e dell’asma allergica), non vanno mai trascurati, perché durante lo shock anafilattico il cuore potrebbe smettere di battere e la respirazione interrompersi. Per questo, se non potete recarvi al pronto soccorso, chiamate subito un’ambulanza.

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