Che cos’è lo shopping compulsivo e quali le cause e la terapia adatte? Noi donne amiamo particolarmente questa attività e molte volte sosteniamo che in un momento di stress ci aiuta a stare meglio. Ma quando si trasforma in una vera e propria malattia e si deve pensare di ricorrere ai ripari? La società moderna, come tutti sappiamo, fa del possesso degli oggetti un corollario fondamentale della vita, quasi che più oggetti si possiedono più in teoria si riesce ad essere felici. Ovviamente quando parliamo di shopping compulsivo non si può pensare di aver a che fare col piccolo piacere che tutti noi proviamo all’acquisto di un nuovo capo di abbigliamento, piuttosto che per un nuovo accessorio tecnologico.
Si tratta, invece, di una vera e propria dipendenza che spinge a comprare ‘tutto quello che è in vendita’, come suggerisce la traduzione dal greco della dipendenza (oniomania). Diversi sono i sintomi che ci permettono di capire se siamo davvero in presenza di una dipendenza da shopping compulsivo; all’atto della vendita il soggetto appare enormemente soddisfatto e non può fare a meno dell’acquisto, tuttavia la sua sensazione di benessere scompare non appena il compratore o la compratrice tornano a casa e capiscono di ‘possedere’ finalmente l’oggetto tanto desiderato. Inoltre, dopo l’acquisto, è molto probabile che il soggetto provi vergogna, senso di colpa e faccia di tutto per mascherare i suoi acquisti e la propria ‘colpa’.
Secondo le statistiche, poi, gli episodi di shopping compulsivo hanno una frequenza media di 17 episodi mensili ed una durata che oscilla dall’ora alle sette ore per episodio. Casi estremi sostengono di avvertire l’impulso a comprare ogni ora (sebbene ciò sia infrequente). In media 7/8 ore la settimana sono pervase da questo impulso a comprare. Inoltre, i tentativi di opporsi a tale comportamento irrefrenabile vengono descritti spesso come fallimentari; circa il 74% delle volte in cui i soggetti sperimentano l’impulso a comprare esso ha come conseguenza l’acquisto. ‘L’emozione è comprare tanto, non comprare qualcosa’ potrebbe indicare una generica paziente affetta da shopping compulsivo. E ancora: ‘Il piacere è come quello provato per la droga, è allontanare l’angoscia del vuoto’. E’ proprio questa affermazione che ci permette di capire le cause della sindrome da shopping sfrenato.
Tra le cause principali dello shopping compulsivo, quindi, proprio il desiderio di riempire un vuoto, esistenziale o affettivo con gli oggetti, quasi che essi riempissero materialmente questo vuoto. Altra probabile causa dello shopping compulsivo, la scarsa autostima dei soggetti affetti dalla dipendenza; in molti soggetti infatti è stata rilevata proprio questa ulteriore caratteristica. La terapia da shopping compulsivo, invece, è di origine psicologica. L’ideale sarebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che indaghi anche sulle cause possibili della dipendenza.
La terapia dello shopping compulsivo, come per molti altri disturbi, inizia con l’ammettere il problema (il che di rado avviene spontaneamente nel soggetto), per poi capirne le cause scatenati. Molti sono portati pensare che si tratti di un disturbo solo femminile, invece, diverse ricerche dimostrano che anche gli uomini possono esserne affetti, sono solo più restii ad ammetterlo!