Quali sono i sintomi e la cura della sifilide? Come avviene la trasmissione? La sifilide è causata dai batteri Treponema pallidum ed è sicuramente una tra le patologie a trasmissione sessuale più conosciuta. Si tratta di una malattia che, una volta contratta, se non curata, può comportare seri problemi di salute ed aumentare anche il rischio di contrarre l’HIV. La terapia, però, esiste e consiste per lo più nella somministrazione di antibiotici. Ma, quali sono i sintomi da cui riconoscere la sifilide?
Sintomi
Nella maggior parte dei casi, all’inizio, la sifilide è del tutto asintomatica. Pur essendoci stato il contagio, quindi, è possibile non riportare alcuna manifestazione particolare. Successivamente, la patologia evolve, in genere, in tre diversi stadi e a ciascuno di essi corrispondono dei sintomi particolari. Nel primo stadio si parla di sifilide primaria; il sintomo più importante in questi casi è la comparsa di una piaga rossa sui genitali, chiamata sifiloma iniziale. Questa piaga indolore compare in genere tra la seconda e la dodicesima settimana dal contagio. La sifilide secondaria, invece, si caratterizza per sintomi più evidenti su tutto il corpo: macchie rosse (o bianche o verdi) diffuse, mal di testa, febbre, inappetenza, perdita di peso, dolori muscolari, mal di gola, senso di malessere e spossatezza generale, dolore alle articolazioni, perdita dei capelli e ingrandimento dei linfonodi (sintomo tipico di un’infezione in atto). Ancora, a questo stadio, la sifilide potrebbe colpire anche alcuni organi, come il fegato, i reni e gli occhi o causare la meningite. Senza approntare le cure opportune, poi, la sifilide può evolvere nel tempo al terzo stadio. La sifilide terziaria vede la scomparsa di tutti i sintomi indicati in precedenza; questo non vuol dire però che l’infezione sia del tutto svanita. Essa, infatti, potrebbe trovarsi in uno stadio latente e in questo caso i sintomi potrebbero comparire anche anni dopo. In questi casi le manifestazioni più importanti sono: perdita di memoria, difficoltà nella deambulazione, perdita di equilibrio, problemi mentali e alla vista, impotenza e perdita della sensibilità (soprattutto alle gambe).
Trasmissione
La sifilide rientra tra le malattie veneree. Il contagio, quindi, avviene attraverso i rapporti anali, orali o vaginali. Dato che i sintomi possono essere latenti, un soggetto infetto può esserne anche non consapevole e trasmettere quindi involontariamente la patologia.
Cura
La cura della sifilide (che non va confusa con la candida albicans) prevede la somministrazione di antibiotici. Questa terapia è efficace soprattutto nello stadio iniziale della malattia. Per questo, qualora si riscontrino i sintomi della sifilide, è bene recarsi immediatamente dal medico per gli opportuni esami (in questo caso si utilizza anche un particolare test). A scopo preventivo, invece, si raccomanda l’uso del preservativo, che protegge parzialmente dal rischio di infezione.