La stanchezza cronica potrebbe avere la cura nel cioccolato fondente. Il prezioso alimento tanto caro alla salute e ottimo perfino per masaggiare la pelle, aiuterebbe a combattere i sintomi da stanchezza cronica. Questa malattia sempre più diffusa, si calcola che solo in Italia siano in 300 mila a soffrirne, malattia dal quadro clinico complicato, potrebbe essere attenuata con soli 15 grammi al giorno di cioccolato fondente. Ad affermarlo gli studiosi dell’Università di Hull, Gran Bretagna, che a fine della loro indagine durata 2 mesi, aggiungono un nuovo traguardo all’efficacia del cioccolato fondente.
La stanchezza cronica si caratterizza per una spossatezza generale, una stanchezza sia fisica che mentale da non confondere con la più semplice sonnolenza diurna. Ad tutt’oggi non si conoscono le cause esatte della malattia, cosi come non esiste un trattamento farmacologico adeguato. La stessa patologia è molto difficile da diagnosticare: si pensa che alla base vi possa essere una risposta anomala del sistema immunitario ad una infezione o ad una intossicazione chimica o alimentare. Alcuni ricercatori sospettano che sia causata da un virus, tuttavia, nessuna causa virale è stata identificata.
Lo studio pubblicato Nutrition Journal dai ricercatori della University of Hull, aprirebbe uno spiraglio sulle possibili cure alternativa della stanchezza cronica: il cioccolato fondente con le sue alte dosi di polifenoli, sostante altamente antiossidanti, sarebbero in grado di schermare le cellule del corpo dallo stress ossidativo, prima causa della stanchezza cronica. Il campione analizzato nella ricerca è stato piuttosto ridotto, solo 10 soggetti 6 uomini e 4 donne, tutti affetti da stanchezza cronica ai quali è stato somministrato del cioccolato fondente e del cioccolato semplice dallo stesso sapore. Durante le 8 settimane analizzate, gli scienziati hanno notato come chi assumeva il primo cioccolato, il fondente, in dosi di 15 grammi giornalieri, mostrava una riduzione dei sintomi come depressione ansia e affaticamento, fortemente legati alla stanchezza. Al contrario, chi mangiava il secondo tipo di cioccolato presentava un peggioramento della sintomatologia. I risultati ottenuti risultano sorprendenti a causa del piccolo numero del campione e, anche se è necessario testarne gli effetti su un gruppo più ampio, potrebbero essere molto incoraggianti per chi soffre di questa patologia – ha dichiarato il professor Stephen Atkin responsabile dell’intera ricerca.