Lo strabismo di venere ha diversi sintomi, cause e cure. Questa particolare forma di strabismo è così definita perché rintracciata anche nella dea del famoso dipinto del Botticelli. Il quadro, infatti, è un modello di bellezza perfetta solo apparentemente, in quanto un piccolo difetto visivo si evince guardando attentamente il volto della donna; gli occhi della protagonista del ritratto hanno infatti la tendenza a ruotare verso l’esterno, da qui il nome strabismo di venere per definire questa patologia. Al di là del significato del termine utilizzato, quali sono i sintomi di questamalattia?
Strabismo di Venere, i sintomi da cui riconoscerlo
Lo strabismo di venere è uno strabismo asimmetrico, cioè colpisce un occhio soltanto e fa sì che l’occhio “malato” rivolga la pupilla leggermente verso l’esterno rispetto all’asse del viso. Più in generale, lo strabismo, è quel particolare difetto per cui gli occhi tendono a deviare rispetto al loro asse visivo naturale.
Le cause dello strabismo di Venere
Sembra che lo strabismo di Venere dipenda essenzialmente da due cause; a determinarlo sarebbe talvolta il fattore congenito, mentre in alcuni casi la patologia sarebbe il risultato di un forte trauma sulla tempia dalla parte dell’occhio colpito. Vero è anche che lo strabismo di Venere colpisce in una certa misura tutti i bambini neonati; in età infantile, infatti, questa forma di strabismo è fisiologica nei primissimi mesi di vita. Con la maturazione cerebrale i problemi di coordinazione vengono risolti e il bambino acquisisce un perfetto allineamento oculare, che gli permette la fusione delle immagini provenienti dai due occhi. Lo strabismo, in sostanza, scompare con il passare dei mesi. Se ciò non dovesse verificarsi è bene consultare subito il pediatra.
Strabismo di Venere, le cure possibili
Quali sono le cure possibili in caso di strabismo di venere? Lo strabismo di Venere può essere curato non solo perché patologico, ma anche perchè può creare dei complessi di tipo estetico. In linea di massima, per correggere lo strabismo di Venere, si può ricorrere o all’uso di lenti correttive oppure all’intervento chirurgico. La scelta dell’intervento sarà certamente dettata dalle caratteristiche dello strabismo (ce ne sono di diversi tipi: convergente, latente, ecc.), ma sarà l’esperienza del chirurgo che dovrà valutare il tipo dell’intervento da eseguire perché ogni paziente è un caso unico e, come tale, va studiato e trattato.