Lo zucchero bianco raffinato fa male alla salute? Lo zucchero raffinato è sicuramente tra gli ingredienti che usiamo di più per la preparazione di dolci e bevande, ma è anche quello più utilizzato nelle produzioni industriali (come merendine, cioccolata o altri preparati confezionati). Negli ultimi tempi si è acceso un ampio dibattito sulla salubrità di questo zucchero e qualcuno ha avanzato anche l’ipotesi che faccia male alla salute. Quanta verità c’è in queste affermazioni?
Lavorazione dello zucchero
Lo zucchero (o saccarosio) viene ricavato dalla barbabietola o dalla canna da zucchero; più in particolare, i tre quarti della produzione mondiale provengono dalla canna da zucchero, mentre la parte restante dalla barbabietola. Si tratta, comunque, di due forme indistinguibili ad occhio nudo, una volta lavorate e raffinate. Chi demonizza l’assunzione dello zucchero bianco raffinato lo fa essenzialmente in base a tre considerazioni. La prima ha a che fare con gli ingredienti utilizzati duranti il processo di trasformazione, ritenuti non completamente naturali e quindi potenzialmente pericolosi. La seconda secondo cui, durante il processo di lavorazione, sia della canna che della barbabietola da zucchero, si perderebbero tutti gli importanti nutrienti presenti naturalmente nella materia grezza. Infine, c’è chi ha ipotizzato persino che l’assunzione di zucchero bianco raffinato abbia come conseguenza quella di sfavorire l’assunzione di alcune vitamine e sali minerali (in particolare calcio e cromo).
Fa male?
Lo zucchero raffinato fa male? E perché? Il dibattito che si è acceso intorno a questo argomento non è di poca importanza, se si pensa che le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi nella nostra dieta, perchè rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia che serve a far funzionare correttamente tutto il nostro organismo (dal cervello ai muscoli). Chi sostiene che lo zucchero bianco raffinato fa male alla salute sottolinea anche tutte le conseguenze legate alla sua assunzione. In particolare esso causerebbe, a livello intestinale, processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale, oltre che l’alterazione della flora batterica intestinale; da ciò discenderebbero varie problematiche come sindrome del colon irritabile, stipsi, diarree, ecc…Inoltre, l’assunzione di zucchero raffinato causerebbe picchi glicemici responsabili anche dell’aumento degli ormoni dello stress, che vengono prodotti dall’organismo proprio allo scopo di abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Va anche detto che, se sono queste le voci avanzate sulla non salubrità dello zucchero raffinato, non sono mancate quelle che hanno difeso questo ingrediente e lo stesso processo di lavorazione. Secondo altre voci, infatti, il processo di raffinazione non sarebbe basato su ingredienti tossici, ma su sostanze non dannose che vengono impiegate anche per la conservazione di altri alimenti. Inoltre, per gli stessi autori, non ci sarebbero ancora prove sufficienti in grado di dimostrare la pericolosità dello zucchero bianco e i danni cui esso è stato associato (lesione al sistema nervoso, tumore, distruzione di tutte le vitamine del gruppo B e decalcificazione delle ossa). Insomma, ad oggi, il dibattito sembra ancora aperto. Comunque, le alternative allo zucchero bianco raffinato esistono e sono: il miele, lo zucchero di canna o altri dolcificanti naturali (come la stevia).