Nel videogioco ‘The Sims 3‘, la simulazione di ‘vita quotidiana‘ giunta già al terzo capitolo arriva l’omosessualità vale a dire, da adesso, sarà possibile, per i giocatori, stringere relazioni omosessuali. L’ennesimo caso in cui la vita quotidiana dimostra di riconoscere le coppie di fatto prima della politica.
Ma la polemica non ha tardato a farsi attendere e ieri l’europarlamentare Carlo Casini, dell’Udc e leader del Movimento per la Vita ai microfoni della trasmissione KlausCondicio su YouTube, ha dichiarato che il gioco andrebbe vietato ai minorenni.
‘Un gioco che promuove le famiglie, matrimoni e adozioni gay consentendo ai protagonisti di formare coppie omosessuali in grado di sposarsi e adottare bambini, non va venduto ai minorenni – ha sostenuto il politico – E’ inaccettabile che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay, che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l’educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l’eterosessualità diventa la regola‘.
‘Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. – ha proseguito l’europarlamentare – Questo è un modo per fissare l’omosessualità. Vietare la vendita del gioco almeno ai minorenni, come è avvenuto con la pornografia, è una strada percorribile, mi farò carico di intervenire in questa materia sia a livello europeo che italiano. Ma so già che saranno puntelli insufficienti‘.
Parole che hanno trovato subito la replica di Paola Concia, deputata del Pd: ‘Sono le sue idee a essere pericolose per i bambini. E’ l’integralismo di Casini e la sua mancanza di rispetto a minacciare lo sviluppo dei bambini che vanno cresciuti nella consapevolezza della diversità‘.
La polemica intorno al videogioco giunge a pochi giorni di distanza dalle aspre critiche rivolte alla pubblicità di Ikea da Carlo Giovanardi, che anche su questa nuova questione non ha mancato di intervenire: ‘Questo non avviene solo con videogiochi come The Sims – spiega – ma anche con libri destinati ai bambini che invece di proporre una famiglia con papà e mamma ne propongono una di un papà con un papà. Queste lobby promuovono una cultura in contrasto con le leggi di un paese, come nel caso del matrimonio gay che da noi non è consentito‘. E prosegue: ‘Auspico che i produttori di questo videogioco spieghino che da noi non esiste questa possibilità, che il matrimonio uomo-uomo e donna-donna da noi è fuori legge. Che siano trasparenti verso i consumatori‘.
Appare del tutto evidente che nel nostro paese la strada verso il riconoscimento della famiglia omosessuale prima ancora che dei suoi diritti è ancora lunga e irta di difficoltà.
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