Calo del desiderio, i rimedi per non far finire un amore. C’è chi ne è affetto da anni, chi da qualche mese, chi da pochi giorni. C’è chi ci ha fatto a tal punto l’abitudine da non considerarlo nemmeno un problema, chi individua segnali di allarme ovunque, chi lo affronta con totale noncuranza. Sta di fatto che il calo del desiderio, da che mondo è mondo, “fa strage di relazioni”! Coppie fresche o mature, coppie fragili o solide e di tanto in tanto persino coppie di amanti… nessuno è al riparo dall’epidemia!
Ma gli antidoti esistono, basta sapere dove cercarli, tenendo presente che le alternative al viagra, per combattere il calo del desiderio, fortunatamente sono numerose!
Spezzare la catena
Il calo del desiderio funziona un po’ come il sonno, diminuisce progressivamente col passare degli anni. Il modo migliore per rimettersi in pista è spezzare la catena, iniziando in modo meccanico. Sforzandosi un po’ chissà che il desiderio non faccia capolino… la fame, si sa, vien mangiando!
Ritagliare momenti per la coppia
Bambini, suocere, suoceri, cognati, cugini, fratelli, sorelle, la squadra di guastafeste è infinita! D’accordo, se non ci fossero ne sentiremmo la mancanza, ma di tanto in tanto levarseli di torno per dedicarsi solo alla coppia e riaccendere il desiderio sessuale non è un delitto ma una necessità!
Non sottovalutare l’importanza dell’eros
Nelle coppie datate il calo del desiderio non suscita particolare apprensione, d’altronde ci sono molte altre cose a cui badare: figli, bollette, affitti, lavoro, parenti e la lista potrebbe continuare… E’ proprio questo il problema, sottovalutarlo! Certo, ricucire la passione dei primi tempi è un’utopia, ma perchè non riconsiderare il valore dell’eros nella vita di tutti i giorni? Prestiamo attenzione a ciò che mangiamo, a quanto mangiamo, a come mangiamo, investiamo tempo e denaro per curare il corpo e tenerci in forma, ma poi trascuriamo un bisogno primordiale come il desiderio sessuale.
Pensare di meno, fare di più
Quando il calo del desiderio si impossessa della coppia, a meno che non subentri l’indifferenza reciproca, si tende (soprattutto noi donne) a iniziare vere e proprie maratone psicologiche. Le emozioni vengono sminuzzate attentamente, troppo attentamente! Si finisce così risucchiati nel labirinto dei pensieri, perdendo di vista l’obiettivo iniziale. Pensare va bene ma fare va meglio!
Affrontare il problema apertamente
Inutile nascondere la propria insoddisfazione, a quale scopo? Meglio parlare piuttosto che tacere e affrontare i fantasmi con coraggio e onestà. Finchè il malcontento rimane nella propria testa, il rischio di fraintendimenti e supposizioni è altissimo. Dire al partner come stanno le cose aiuta a vederle per quelle che sono, questo è il primo passo per poterle eventualmente risolvere.