Baci romantici, baci appassionati, baci rubati, baci fugaci o lentamente goduti, baci scambiati agli angoli delle strade, nel centro di Bari sotto gli occhi curiosi dei passanti per celebrare la quinta edizione della Giornata internazionale contro l’omofobia.
E’ stato il cross kissing barese. Non solo coppie omosessuali, ma anche coppie etero, coppie di amici, single e chiunque abbia voluto dimostrare che dove c’è amore non può esserci discriminazione, che i diritti civili sono un diritto di tutti e non solo di chi vive una condizione di presunta normalità secondo le leggi dello Stato.
Una mobilitazione cittadina che ha coinvolto giovani e meno giovani del capoluogo pugliese, tutti insieme per partecipare alle iniziative promosse da Cime di Queer, Kèbari, Arcilesbica Mediterranea Bari, Arcigay Bari, Undesiderioincomune, Clitoridee Collettiva Femminista, Collettivo Kasamatta Disobbediente, che sono andate avanti per tutta la giornata di ieri fino a sera quando è stato proiettato un video realizzato dall’Arcigay Bari al locale Ciclatera di Barivecchia e si è svolto il concerto di Eleonora Magnifico al Glamorama, il principale ritrovo della comunità omosessuale barese, sempre nel centro storico.
A prendere parte alle manifestazioni circa 200 persone. ‘Il dialogo con le altre associazioni è stato positivo – ha dichiarato il presidente dell’Arcigay Bari, Francesco Brollo – ma la partecipazione della cittadinanza è purtroppo ancora limitata. Nonostante questo, siamo estremamente soddisfatti degli eventi che abbiamo organizzato‘.
La Giornata internazionale contro l’omofobia celebra la cancellazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità, avvenuta nel 1990.
Oltre 20 anni dopo l’Italia è uno dei pochissimi Paesi occidentali a non avere ancora una legge che punisca le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale: le cose potrebbero cambiare a partire da lunedì, quando alla Camera dei deputati comincerà la discussione di una proposta di legge dell’onorevole del Partito Democratico Anna Paola Concia, vittima proprio alcune settimane fa di una violenta aggressione verbale mentre era con la sua compagna davanti al Parlamento: ‘In base al risultato che verrà fuori dal Parlamento valuteremo le prossime iniziative da intraprendere – ha precisato Brollo – ma abbiamo un sentore positivo, perché la società è pronta a riconoscere i diritti degli omosessuali. Sono i politici che si rinchiudono in campane di vetro e rimandano la discussione di questi temi per paura‘.