Il matrimonio online è il futuro per le coppie del nuovo millennio? Sembrerebbe di sì. I risultati di una ricerca condotta da un gruppo di psicologi di Harvard e dell’università di Chicago stabiliscono che i matrimoni tra persone che si sono conosciute online durano di più e sono più soddisfacenti rispetto alle unioni che hanno seguito un percorso ‘tradizionale’. D’altronde i numeri parlano chiaro: un terzo delle coppie americane che si uniscono in matrimonio si sono conosciute proprio grazie a Internet.
Il web funziona meglio di Cupido e tra le coppie formate online sono meno frequenti sia le separazioni che i divorzi. Frequentarsi, magari sui social network, oltre che nella vita reale, rende quindi il matrimonio più ricco e soddisfacente per i partner.
Ma non tutti la pensano così: un altro docente di psicologia sociale, Eli Finkel, della Northwestern University, ha sostenuto in passato posizioni critiche nei confronti degli ‘appuntamenti’ online: ‘È prematuro concludere che i matrimoni che nascono grazie alla rete siano migliori. Lo studio è buono e suggerisce che si può incontrare un vero amore in rete, ma le differenze riscontrate non sono tali da far ritenere quelli nati nel mondo virtuale incontri migliori di quelli tradizionali‘. C’è poi da ricordare che cercare l’anima gemella online può risultare molto pericoloso, la truffa è sempre in agguato.
Ma vediamo in dettaglio questo studio, pubblicato dal Time. Un gruppo di psicologi di Harvard e dell’università di Chicago hanno analizzato dati forniti dal portale di incontri online eHarmony. I risultati della ricerca, pubblicati sulla prestigiosa rivista dell’Accademia americana delle scienze Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) dicono innanzitutto che ‘incontrarsi online non è più un’anomalia’ e che ‘gli esiti dell’incontro sono positivi’. Da una statistica già analizzata in precedenza, appare pure chiaro che il 57% dei single chiede consigli sul web per affrontare i propri dubbi amorosi.
La ricerca ha coinvolto 20mila americani sposati tra il 2005 e il 2012: il 35% di loro ha dichiarato di essersi conosciuti grazie alle tecnologie. Il tasso di fallimenti è risultato del 6% per quelle coppie venute in contatto attraverso siti di incontri (45%), social network (20%), chat room (9,5%), oppure gruppi di discussione, email, community, giochi multiutente. E dell’8% tra quelle che avevano incontrato il proprio coniuge a scuola, sul lavoro, in centri di aggregazione sociale, a casa di amici, a feste, o attraverso familiari.
Il questionario sottoposto al campione conteneva domande sul livello di soddisfazione del matrimonio, sulla qualità della comunicazione tra coniugi, sul grado di affetto, sui sentimenti reciproci. Voti leggermente più alti per le coppie nate online sono stati giustificati complessivamente con le enormi possibilità che la rete offre di selezionare il partner.
Il responsabile del team di ricercatori, John Cacioppo, che insegna psicologia sociale a Chicago, spiega nel dettaglio che coppie che si formano sui banchi di scuola, in gruppi religiosi, attraverso amici, sono più soddisfacenti e stabili di appuntamenti al buio o incontri al bar. Ma sul web i matrimoni nascono non solo dopo incontri combinati da siti specializzati, ma anche grazie alla chat. Lo schermo del computer, secondo lo studioso, aiuta i single a essere se stessi, più trasparenti, aperti e diretti.