A Berlino è stata da poco inaugurata la prima casa di riposo, progettata per accogliere anziani omosessuali rimasti in completa solitudine, per i più disparati motivi. L’innovativa struttura si trova in Niebuhrstrasse, nella zona residenziale del distretto di Charlottenburg, un quartiere decisamente tranquillo, noto per essere circondato da lunghissimi viali alberati. La struttura è stata fortemente voluta in primis dal sindaco della capitale tedesca, Klaus Wowereit, noto tra le altre cose, per aver dichiarato di essere lui stesso omosessuale.
Ma veniamo alla casa di riposo per anziani gay e abbandonati alla propria solitudine: è costituita da 24 appartamenti, da circa 15 stanze ciascuno, tutti arredati con gusto e dotati di tutti i comfort. Esiste inoltre un’area interamente dedicata a chi è affetto da problemi di demenza. A tutti è garantita l’assistenza preventiva di alcuni operatori specializzati.
All’edificio è stato anche attribuito un nome: Kufuerstendamm, che in Tedesco significa ‘luogo di vita varietà.
Intorno alla struttura c’è un’intera area di negozi di buon livello, bar, ristoranti e locali alla moda, una zona solitamente prediletta dai turisti.
A riguardo di questo nuovo progetto finalmente realizzato, il primo cittadino berlinese ha dichiarato in una recente intervista:
‘Dobbiamo sfatare il mito che i vecchi omosessuali debbano per forza di cose morire da soli. Uno di questi è Gottfriend, anziano signore di 82 anni, che da oggi in poi smetterà di vivere da solo’.
Al momento, nella casa di riposo si sono trasferiti 16 anziani, tra uomini e donne. Il responsabile dell’intero progetto, Marcel de Groot, ha dichiarato:
‘Vogliamo dare coraggio a tante persone, affinché sviluppino idee e progetti per migliorare la situazione di tutti gli omosessuali’.
Già due anni fa Gabi Decker, l’Ambasciatore del consiglio gay di Berlino, aveva sottolineato al momento di ottenere l’approvazione del fondo necessario per la realizzazione del centro:
‘Gli anziani vengono spesso dimenticati dalla società, vengono considerati quasi inutili. Hanno invece bisogno delle nostre attezioni, siano essi gay o etero. E’ per questo che ho chiesto soldi alla città di Berlino, per non dimenticarci che se ora viviamo bene nel nostro Paese e nella nostra città è perchè chi ci ha preceduto ha lavorato per un futuro che per noi oggi è presente’.
E perché questo luogo possa continuare a vivere e vivere anche oltre ai suoi stessi abitanti, la struttura ospiterà periodicamente una serie di incontri e conferenze sui temi della diversità sessuale, ma non solo, verranno inoltre organizzate sfilate di moda, cabaret, letture pubbliche e tanto altro, con la speranza che un giorno si possa essere vecchi e basta, senza bisogno di chiarire la propria sessualità per sentirsi meno soli.
Questo è lo slogan del posto: ‘Sono vecchio! Sono gay! Devo per questo, oggi, essere solo?’.