Se non ora quando? Le donne italiane si fanno sentire in tutto il mondo

Se non ora quando

Ieri, domenica 13 febbraio 2011, in tutta Italia si è svolta la grande manifestazione ‘Se non ora quando?‘, una voce unica nata dalle piazze di tutto il paese per dire basta a questo tipo di politica ed alla diffamazione continua della figura femminile. L’iniziativa è partita da un gruppo di donne intellettuali ma poi ha coinvolto migliaia di persone di ogni età, di ogni sesso e di ogni estrazione sociale. Di questo giorno si è parlato in tutto il mondo, finalmente dall’Italia è arrivata in tutte le più grandi capitali del globo una voce unica che ha affermato ‘Non ne possiamo più‘. Da Milano a Roma, da Pontedera a Palermo, le donne ma non solo hanno manifestato insieme contro ‘la ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità’.

Noi di Nanopress c’eravamo. A Milano una rappresentanza femminile della redazione ha voluto supportare l’iniziativa. Vieni sulla nostra pagina facebook per guardare le foto dei momenti più salienti e degli slogan più interessanti della manifestazione di ieri. Dì anche tu la tua e clicca su mi piace.

Se anche tu hai partecipato a ‘Se non ora quando’, mandaci una mail con le tue foto a contatto@tuttogratis.com! Saranno pubblicate sulla nostra pagina fan di facebook.

Hanno partecipato alla manifestazione circa un milione di persone che sono scese in oltre 200 piazze italiane. Tutti i cortei sono stati uniti da una sola voce che chiedeva le dimissioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. A Milano, in piazza Castello erano 70mila, a Napoli 80mila e 10mila Palermo e Catania, anche le piazze di Bologna, Venezia e Genova si sono gremite di gente. Non solo in Italia si è sentita la necessità di manifestare, infatti anche in alcune capitali estere le comunità italiane hanno deciso di unirsi come è successo a Bruxelles e Parigi.

Uno dei messaggi chiave trasmessi dalle organizzatrici è stato questo:

‘La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto. La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione’.

Oltre alla partecipazione nelle piazze anche fuori dai confini nazionali, finalmente anche sulle più importanti testate internazionali, si è parlato di un’Italia che non ci sta, questo è un grande risultato, un primo importante passo per la dignità del nostro paese.

Di seguito alcuni dei titoli di oggi in tutto il mondo.

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Francesca Rendano

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