La cavitazione è un’innovativo trattamento estetico in grado di eliminare il grasso in eccesso favorendo inoltre la scomparsa definitiva della cellulite (cosa che ad esempio la liposuzione non è in grado di garantire per più di un anno). Al di là dei notevoli meriti di cui può vantarsi questa tecnica i rischi e le controindicazioni della cavitazione estetica sono piuttosto rilevanti. Partendo dalle controindicazioni specifiche, queste sono le condizioni cliniche in cui non è consigliabile effettuare la cavitazione:
Gravidanza
Dislipidemia (alta concentrazione di grasso nel sangue, colesterolo alto o trigliceridi alti)
Epatopatie (malattie del fegato)
Nefropatie (malattie renali)
Lipomi (tumori benigni del tessuto adiposo)
Per poter comprendere invece i rischi correlati a questo trattamento è indispensabile illustrarne a fondo il funzionamento. La cavitazione estetica sfrutta la tecnologia degli ultrasuoni, quelli che solitamente vengono utilizzati per effettuare i controlli ecografici.
Le onde prodotte da questi macchinari hanno due caratteristiche costitutive fondamentali: la frequenza e la potenza.
La frequenza determina la capacità di penetrazione nei tessuti: più è bassa, più riesce ad entrare in profondità. La potenza invece stabilisce l’energia che l’onda rilascia nei tessuti.
Entrambe i fattori sono determinanti per il buon esito del trattamento.
Dove si insidierebbero quindi i rischi della cavitazione?
La sua pericolosità starebbe nell’incapacità delle onde di colpire i tessuti in maniera selettiva: ci sarebbe quindi il rischio che si propaghino indistintamente nei tessuti senza riconoscere quelli da trattare. Il problema si aggraverebbe ulteriormente se si giungesse ad attaccare gli organi interni posti ancor più in profondità, portando a perforazioni intestinali, uterine etc. con gravi rischi per la salute del paziente.
A tal proposito prima di effettuare questo genere di trattamenti il paziente viene sottoposto ad una visita preliminare per scongiurare l’esistenza di patologie che non consentono il trattamento e per misurare la plica adiposa così da poter regolare correttamente l’intensità delle onde.
Gli specialisti garantiscono comunque che queste complicazioni sono piuttosto rare ma raccomandano di sottoporsi a cavitazione estetica soltanto in centri specializzati e affidandosi a personale esperto: risparmiare in questi casi non paga!
E’ stato infatti dimostrato che con la medesima strumentazione il risultato finale può essere diverso per via dell’esperienza e della maggiore manualità dell’operatore.
E’ difficile quindi che si verifichino complicazioni di tale entità però esistono altri effetti collaterali più lievi che si manifestano frequentemente come possibili scottature provocate dal calore ed un edema nella zona trattata, che scompare solitamente in due settimane.
Le controindicazioni della cavitazione estetica non sembrano in ogni caso spaventare le donne che sempre più frequentemente decidono di affrontarla per migliorare il proprio aspetto.