Dopo lo scandalo ecco l’epilogo, ricordate la vicenda di Miriam O’Reilly, giornalista della Bbc licenziata per le rughe, ovvero perchè non intendeva togliersele attraverso il trattamento estetico? Ebbene pochi giorni fa la sentenza ha disposto il reintegro della conduttrice accusando di discriminazione basata sull’età la Bbc. Ma se le donne stanno esultando c’è chi non risparmia critiche al tribunale e alla conduttrice sostenendo che ‘Se fossi io l’art director della situazione, farei delle modifiche estetiche anche a certe giornaliste televisive italiane. Per chi va in video, curare il proprio aspetto è un dovere verso chi guarda‘. Parole di Paolo Santanchè, chirurgo plastico.
L’intervista appare spietata, concessa a Adnkronos Salute, il medico chirurgo non mostra alcun dubbio. Ma se da un lato appare una presa di posizione ovvia, trattandosi di un chirurgo plastico se le donne del mondo tutto d’un tratto decidessero che non ne vogliono più sapere e di colpo si piacessero così come sono, lui, e i suoi colleghi, rimarrebbero senza lavoro, dall’altro la presa di posizione del Dott. Paolo Santanchè sta lasciando non pochi brontolii accanto a sé.
La Bbc sarà condannata a pagare almeno 100 mila sterline di danni alla professionista allora 51enne, e mentre personalmente ritengo che la vicenda abbia trovato un lieto fine, c’è chi evidentemente non la pensa così. Il chirurgo plastico fa di più, durante l’intervista sostiene che anche le conduttrici italiane dovrebbero affidarsi più spesso alle sapienza della chirurgia plastica, date rughe e difetti evidenti, secondo lui. Ritocchi discreti e ben fatti, ovvio, perchè, aggiunge Paolo Santanchè ‘Se tutti i chirurghi plastici fossero bravi sono sicuro che il 99% delle persone interverrebbe in qualche modo sul proprio aspetto. A frenare chi non lo fa, oltre alla questione economica, è solo la paura‘.
Secondo il chirurgo non c’è nulla di male se la Bbc ha posto la giornalista di fronte a una scelta, o botulino o licenziamento, anzi, sottolinea sempre il medico, sembra strano che chi lavora per la televisione non pensi da solo al suo aspetto, il tutto perchè apparire belli e giovani è importante.
Certo, dove la bellezza è sinonimo di volto liscio forse la presa di posizione del medico potrebbe anche essere valida, e sicuramente la società occidentale vuole tutti belli, giovani,e magri, ma personalmente fatico ritenere la signora Miriam O’Reilly una brutta donna, anzi. Perchè al di là dei grandi propositi di estetica e bellezza, del fatto che in linea generale Paolo Santanchè ha ragione, dargli torto al 100% a mio avviso significa non essere realistici, nel dettaglio stiamo parlando di una donna, Miriam O’Reilly, che porta le sue rughe con grande dignità e bellezza, una donna che fa un lavoro difficile e che senza volerlo sta diventando il simbolo femminile del look al naturale. Ma magari a 51 anni fossimo tutte come lei.