Scatta nei supermercati l’allarme per il latte, il prezzo continua a salire e i consumatori si affrettano a fare scorta. Il costo di questo bene primario pare che nei prossimi mesi salirà ancora, ma vediamo di saperne di più e perché sta accadendo tutto questo.
Alimento primario, e fra i più consumati dalle famiglie, il latte rappresenta un nutrimento essenziale per la crescita dei bambini ma è comunque fra quelli il cui consumo è di norma molto elevato.
Purtroppo, con la situazione attuale innescata dall’aumento dell’energia elettrica, il prezzo ha subito dei rialzi vertiginosi, che non si arrestano ancora, e pare siano destinati a crescere.
Allarme per la crisi economica
La grave crisi economica sta mettendo a dura prova le famiglie e tante di esse sono in difficoltà. A causare la crisi è stato un susseguirsi di vari fattori, a cominciare dal caro energia, dall’aumento del gas che hanno scatenato inevitabilmente l’aumento vertiginoso dei prezzi in tutti i settori.
Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, insieme ad un team di esperti, sta cercando di mettere in atto un piano mirato a risparmiare sui consumi. Fra le tante cose potrebbe esserci anche la diminuzione del numero di ore giornaliere in cui sarà consentito di accendere i riscaldamenti durante la stagione invernale.
Anche la temperatura da impostare potrebbe subire delle variazioni. Oltre che colpire le famiglie italiane, l’aumento dei prezzi colpisce anche le aziende, quelle alimentari in particolare, infatti è il latte a subire maggiori rincari.
In costante aumento i prezzi del latte
Per produrre il latte l’uso dell’energia elettrica è indispensabile. Di conseguenza, crescendo il costo dell’energia elettrica, è naturale che le ripercussioni si manifestano anche sul prezzo del latte.
Gli allevatori sono dilaniati dall’inflazione e l’aumento del costo del mangime per gli animali, a cui si è aggiunto anche la crisi idrica, ha scatenato rincari insostenibili.
Non solo, ha subito aumenti vertiginosi anche il packing, sia in plastica che in carta, e si riversano sui consumatori. La cattiva notizia è che nei prossimi mesi ci saranno ancora aumenti sul prezzo del latte al litro, insostenibili per le famiglie già in crisi.
Aziende del latte in forte crisi
Gli aumenti dell’energia elettrica sono insostenibili e sono tante le aziende italiane del latte in forte crisi. Per esempio, il gruppo Lactalis ha dovuto sostenere una spesa maggiore del 220% in più rispetto al 2021.
La stessa cosa ha fatto il gruppo Granarolo, che quest’anno ha dovuto affrontare costi di energia elettrica più elevati del 200% rispetto allo scorso anno. Il problema è che ancora non c’è un arresto sugli aumenti e pare che nel 2023 siano destinati a crescere ancora.
Il prezzo del latte al litro già adesso è insostenibile e ha anche toccato i 1.80 euro, ma il prezzo potrebbe salire ancora e superare perfino i 2 euro al litro.
Chiesto intervento di emergenza al governo
Aziende come Granarolo e Lactalis hanno chiesto al governo un intervento di emergenza per venire incontro alle migliaia di imprese della filiera e aiutarle e sostenere i costi dell’energia elettrica.
Se non si mette un freno a questa situazione potrà esserci un ulteriore aumento dei prezzi del 100% nel 2023 rispetto al 2022. Sia Granarolo che Lactalis hanno affermato che quanto sta accadendo è insostenibile anche per loro che sono delle grandi aziende, visto che non si tratta di difficoltà momentanee.
Se la situazione attuale si protrae ancora ulteriormente i consumatori sono i primi ad avvertirne le conseguenze, ma anche la filiera subirebbe delle gravi ripercussioni. Bisogna quindi fare qualcosa tempestivamente per assicurare un prezzo equo a quello che è un alimento primario, cioè il latte.