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Gli accessori per la cucina giapponese non si limitano a bacchette, coltelli in ceramica e piattini decorati. C’è molto di più, perché nel Sol Levante, come da noi, quella culinaria è un’arte, che non tralascia alcun particolare. Purtroppo, però, al di fuori dei confini giapponesi, la cucina nipponica soffre di molte mancanze, alcune anche piuttosto importanti. Gli stessi ristoranti, per compiacere i gusti dei paesi in cui si trovano, perdono la loro originalità e peculiarità, commettendo un numero imprecisato di omissioni. La cucina giapponese non è solo sushi e sashimi, quindi necessita di un numero elevato di strumenti. Vediamo quelli più importanti.
Partiamo con le bacchette (ohashi): non dobbiamo pensare che in Asia sono tutte uguali, perché alcuni paesi presentano delle differenze. Ad esempio, in Italia siamo soliti utilizzare un tipo di bacchette molto simili a quelle giapponesi, ma non lo sappiamo, perché le troviamo nei ristoranti cinesi (quelle cinesi sono più lunghe e non sono appuntite).
Le bacchette giapponesi possono essere più corte per donne e bambini. L’accessorio più diffuso nella cucina giapponese è il Makisu, lo stuoino rettangolare con cui si avvolge il sushi. É costituito di bacchette di bambù legate tra di loro con uno spago.
Un accessorio molto caratteristico e davvero poco usato è l’uchiwa, cioè il ventaglio con cui si raffredda il riso che deve essere utilizzato per il sushi. Nella cucina giapponese i cibi vengono spesso tritati o sminuzzati, e per compiere questo tipo di lavoro si ricorre al suribachi, un mortaio in ceramica con la parete interna zigrinata.
Il riso in Giappone è come la pasta in Italia, per questo lo trattano con la massima cura, tanto che lo servono con un mestolo particolare, chiamato shamoji (di legno o plastica), e lo fanno raffreddare in un apposito recipiente circolare in legno di cipresso, detto hangiri.
Gli appassionati del té non possono tralasciare un accessorio fondamentale per la cucina giapponese, cioè la Tetsubin, la teiera in ghisa, ora disponibile anche in ceramiche finemente decorate. E per finire, i coltelli, il fiore all’occhiello della cucina giapponese. Come le spade dei samurai, anche i coltelli sono accessori particolarmente rinomati per la loro resistenza e precisione.
I modelli più diffusi, sia in acciaio, che in carbonio o ceramica, sono: yanagi e tako hiki per affettare il sashimi, nakiri per tagliare le verdure, unagisaki hocho per tagliare l’anguilla, soba kiri per il soba, hancho e oroshi hocho per sfilettare il tonno, santoku per il sushi e deba bocho, la mannaia per il pesce.