Coltivare erbe officinali in casa, se fatto nel modo corretto, vale a dire con tecniche adeguate e ricreando un ambiente simile in tutto o in parte a quello di origine può farvi ottenere delle piante di cui potete sfruttare le innumerevoli proprietà: curative, cosmetiche, depurative, aromatiche.
Vi avverto subito che coltivare erbe officinali non è una cosa semplice, nonostante il tentativo di coltivarle si perda nella notte dei tempi. In ogni caso tentare di coltivare erbe officinali è molto utile perché alcune sono difficili da reperire allo stato spontaneo e per questo sono particolarmente ricercate dal mercato, se diventate abbastanza bravi potrete addirittura pensare di farci un business.
Coltivare erbe officinali è qualcosa di strettamente funzionale allo sfruttamento delle loro proprietà. Al fine di preservare i loro principi attivi è necessario garantire loro un habitat quanto più similare a quello naturale e soprattutto raccoglierle al momento giusto.
La prima cosa da decidere è: quali erbe officinali volete coltivare e la decisione dipenderà chiaramente da quello che intendete farci, posso solo dirvi che quelle più richieste dal mercato sono anice, echinacea, lavanda, tarassaco, verbena officinale, camomilla, passiflora, genziana, gramigna, sambuco, e finocchio.
A questo punto un aspetto fondamentale di cui tener conto per coltivare le erbe officinali in maniera ottimale è il tipo di terreno: in genere le erbe officinali prediligono un terreno sabbioso o in ogni caso poco argilloso o sassoso ed esattamente come per le piante aromatiche è bene che lo manteniate fresco, smosso, ben esposto e concimato con letame maturo, mai fresco.
Per quanto riguarda il periodo, sarebbe consigliabile coltivare le erbe officinali in primavera o in autunno, in assenza di eccessiva siccità estiva.
Quando vi apprestate all’interramento dei semi prestate bene attenzione a non distribuirli troppo vicini fra di loro. Un’eccessiva densità nella distribuzione dei semi, infatti, potrebbe danneggiare la resa delle erbe officinali e delle piante medicinali. Anche se è altrettanto vero che alcune erbe officinali come il papavero, per esempio, si avvantaggiano di impianti fitti.
Per quanto riguarda la raccolta delle erbe officinali, ogni tipo di pianta ha il suo tempo ben definito per la raccolta che varia in base alla posizione geografica, all’altitudine e al terreno in cui sono state coltivate. Per quanto riguarda il momento giusto della raccolta tenete conto del meteo preferendo una giornata asciutta e serena, in questa maniera eviterete che le erbe o semplicemente le radici possano deteriorarsi.
Ricordate, infine, che man mano che l’altitudine aumenta i principi attivi delle erbe officinali decrescono, ma aumenta la loro qualità e inoltre tenete sempre presente che quando le erbe officinali crescono spontaneamente hanno una maggior concentrazione di principi attivi rispetto alle stesse che abbiamo coltivato in casa.