Il supermercato è il posto che ognuno di noi frequenta di più, giornalmente o settimanalmente.
Ci si reca al supermercato per fare la spesa, se un tempo si poteva acquistare ciò che serviva in tranquillità, oggi questo è soltanto un miraggio.
Supermercati protagonista di questioni pericolose
In quest’ultimo periodo si parla di supermercati, principalmente per motivi spiacevoli. Ad esempio, per le intossicazioni alimentari causate dal cioccolato Kinder contaminato, stessa cosa per l’acqua, per la pizza surgelata e per molti altri prodotti alimentari.
Già di per sé, fare la spesa in un periodo di profonda crisi economica, non è assolutamente piacevole. I prezzi dei prodotti sono aumentati, con essi anche i prezzi del carburante. Vivere è diventato difficile, anche perché gli stipendi di fronte a queste difficoltà, sono rimasti invariati.
Come se non bastasse in questi giorni, si è aggiunta un’altra insidia pericolosa, che minaccia tutte le famiglie italiane. Si tratta di una truffa alla quale bisogna stare attentissimi, perché miete vittime praticamente dappertutto, senza troppe difficoltà.
Ecco la truffa che minaccia i consumatori
La truffa in questione, fa leva sulle difficoltà di tutte le famiglie che non riescono a fare la spesa al supermercato e spesso devono rinunciare all’acquisto dei prodotti principali.
Protagonista del raggiro, è una catena di supermercati molto popolare in Italia, ovviamente totalmente estranea ai fatti. Stiamo parlando della catena Esselunga, che in questi mesi ha compiuto 65 anni di attività.
Ha raggiunto un traguardo importante, anche perché in pochi anni, sono stati aperti 169 punti vendita in sette regioni diverse quali il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Liguria, la Toscana, l’Emilia Romagna.
Stavolta i truffatori hanno approfittato del traguardo e dei festeggiamenti, per provare a mettere a segno una truffa insidiosa e alquanto pericolosa. A mettere in guardia i consumatori è proprio la catena di supermercati, informando di quanto sta avvenendo.
La truffa viaggia online, invita i consumatori a rispondere ad un sondaggio, per provare a vincere buoni spesa da €500 e da €1000, da spendere in qualunque supermercato della catena. I buoni vengono inviati direttamente a casa dei consumatori, a patto che questi paghino le spese di spedizione.
E qui la truffa giunge al punto clou. Il consumatore viene invitato a fornire gli estremi della propria carta di credito, così i truffatori portano a segno la truffa. Il sondaggio sta facendo il giro di tutti i social network, è su Telegram, come anche su WhatsApp.
Addirittura chi lo riceve è invitato a inviare il messaggio con l’invito di partecipazione al quiz, a tutti i contatti in rubrica. In questo modo i truffatori si fanno spazio e riescono ad attirare nella propria rete, quante più vittime possibili.
Il comunicato pubblicato da Esselunga
Il comunicato proveniente proprio dal supermercato, informa i consumatori di quanto sta avvenendo nel mondo virtuale. Esselunga invita tutti coloro che ricevono il sondaggio via Social o su WhatsApp, a non inviare il contenuto ai propri contatti e segnalare alla Polizia Postale per fermare gli ideatori della truffa.
Purtroppo truffe di questo genere capitano quasi giornalmente. Bisogna aprire gli occhi, per evitare di caderci dentro.
Come riconoscere le truffe e i tentativi di phishing
Per riconoscere i tentativi di phishing e di truffa online, bisogna fare attenzione ai particolari. Come prima cosa, i messaggi inviati dai truffatori, mirano a mettere in allarme chi li riceve. Questo serve a indurre agitazione e limitare la capacità di ragionare con calma, prima di commettere errori.
In alternativa i truffatori mirano ad eccitare l’utente, promettendo premi di valore elevato. Questo è il caso della truffa Esselunga. Buoni spesa da 500€ e 1000€ in un periodo di difficoltà economica, fanno certamente la differenza.
In questo caso si tratta di un tentativo di phishing, ben chiaro. Il mittente non ha un indirizzo email valido. L’indirizzo deve sempre terminare con @esselunga.it. Qualora dovessero essere presenti link, non bisogna mai cliccarvi sopra, soprattutto in presenza di una sequenza di numeri e lettere privi di senso.
Qualora non si dovesse riscontrare nulla di anomalo, basta accertarsi che le iniziative esistano realmente, visitando gli account ufficiali, per esempio gli account Facebook. Lì certamente le aziende avranno pubblicato qualcosa per informare i consumatori.
Si aggiungono a tutto questo, le comunicazioni di vincita o le richieste di donazioni. Solitamente, le truffe di questo tipo, si riconoscono dagli errori grammaticali o ortografici, poiché organizzate nei paesi stranieri.