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Soccorrere i bambini in caso di soffocamento, dovuto all’ostruzione delle vie respiratorie, è fondamentale per evitare disgrazie. La prima cosa da fare è non farsi sopraffare dal panico e chiamare i soccorsi, in primis l’ambulanza. Poi, si può procedere attraverso una serie di tecniche e manovre di disostruzione pediatrica che è possibile imparare seguendo appositi corsi, oppure, chiedendo a medici e pediatri.
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Una delle primissime cose da fare è chiamare subito i soccorsi, prima di tutto il 118; e successivamente, se si ha la possibilità, chiedere aiuto a parenti e famigliari, che possono intervenire prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Inoltre, si può stare al telefono con l’operatore del 118 che vi darà indicazioni precise e tempestive su come procedere.
[npleggi id=”https://donna.nanopress.it/mamma/rischio-soffocamento-15-cibi-da-non-dare-ai-bambini/P512890/” testo=”Rischio soffocamento: 15 cibi da non dare ai bambini”]
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In caso di ostruzione parziale, che vuol dire che il bimbo riesce a tossire, piangere e a lamentarsi, il consiglio è di evitare di dare colpi dietro la schiena, che possono peggiorare la situazione. Cosa fare? Tranquillizzare il piccolo e incitarlo a continuare a tossire, in modo da mandare giù il boccone che ha provocato l’occlusione.
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Nel caso in cui siete di fronte a un’ostruzione totale e, di conseguenza, il bimbo non respira, è cianotico e non riesce neanche a piangere, dopo aver chiamato tempestivamente i soccorsi, procedete in modo fermo e deciso.
Sdraiate il neonato a testa in giù, poggiandolo sulle vostre gambe, e procedete dando colpi decisi in mezzo alle scapole; fate attenzione alla testa.
Successivamente, disponete il neonato a pancia in su e procedete effettuando 5 compressioni toraciche con due dita.
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Con i bambini più grandi, dai 3 anni in su, in caso di soffocamento causato da cibo oppure da piccoli oggetti ingoiati accidentalmente, dovete procedere effettuando la manovra di Heimlich.
Dopo aver avvisato i soccorsi, procedete ponendovi alle spalle del bimbo e fatelo chinare in avanti.
Con una mano sostenete il piccolo, con l’altra mano intervenite dando 5 pacche interscapolari ben decise ed energiche.
Dopo di che, con le mani a pugno procedete effettuando pressioni, sia verso l’interno che verso l’alto, nella zona appena sopra l’ombelico.
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Se la situazione diventa più grave, dopo aver chiamato l’ambulanza, nel caso in cui il bambino è incosciente, bisogna intervenire con il massaggio cardiopolmonare. Questo consiste in fasi di rianimazione bocca a bocca e fasi di massaggio cardiaco.
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Una volta superata la fase critica e l’emergenza, è necessario sottoporre il bambino al controllo medico per essere certi che non vi siano stati danni a livello delle vie respiratorie, oppure, una polmonite causata dal corpo estraneo ingerito.
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Aiutare un bambino in caso di soffocamento, significa anche sapere cosa non deve essere fatto.
La prima cosa è non mettere mai il piccolo a testa in giù, perché questa posizione non ha alcuna efficacia. Altra cosa da non fare in caso di soffocamento è mettere le mani in gola; questa procedura andrà solo a peggiorare la situazione.
Ultimo, ma non meno importante, è di evitare di dare colpi a caso sulla schiena e, soprattutto, non colpire mai la testa.
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